«CARO Emiliano le alleanze solo con chi non ha responsabilità sugli errori commessi in passato». È l’esplicito e chiaro messaggio di MeetUp5Stelle di Manfredonia, indirizzato al governatore della Puglia Emiliano che sta portando avanti il progetto che allarghi la platea dei movimenti da integrare con il proprio movimento “Con”. Fra gli “eletti” ha compreso anche il movimento 5 Stelle dandolo addirittura per affiliato nella presupposizione del tutto personale, che «sarebbe incomprensibile che le liste che sostengono me alla Regione siano separate sul territorio». Un assunto ineccepibile sul piano formale ma non certo su quello politico.
IL DATO di fatto che i pentastellati impegnati alla Regione abbiano attraversato il Rubicone dei ferrei principi che hanno ispirato la nascita di quel movimento per approdare su più redditizie posizioni di governo a prescindere, non vuol dire che tutti di quel Movimento siano disposti ad abdicare ai valori informatori delle 5Stelle. Tant’è che i pentastellati di Manfredonia respingono con veemenza e valide argomentazioni la proposta di ammucchiata lanciata da Emiliano ritenendola del tutto strumentale al “suo” progetto, «di riaprire a Manfredonia un dialogo Pd-M5S-Con».
IL MEETUP5STELLE di Manfredonia precisa in una nota che «la base di attivisti che supporta il M5S, non è disposta a trattare il MoVimento come una semplice bandierina da posizionare a proprio piacimento con quello o quell’altro gruppo politico. Eravamo e siamo sempre più orgogliosamente convinti che dopo i recenti e gravi avvenimenti che hanno coinvolto la nostra comunità, la lista del Movimento 5 Stelle di Manfredonia non possa prescindere dal considerare solo alleanze con chi realmente ha chiara la volontà di una netta discontinuità con il passato, dimostrandolo non solo a parole, ma con i fatti. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri elettori». A maggiore chiarezza la nota aggiunge «che anche con la nuova riorganizzazione del MoVimento, le alleanze non potranno non tener conto della storia politica locale. Sui territori deve prevalere – insistono – l’opinione di chi vive ogni giorno la politica e non futili valutazioni opportunistiche».
UNA STORIA politica locale che evidentemente Emiliano non conosce (o fa finta) al punto che nella sua recente sortita a Manfredonia a proposito del mal-governo cittadino, lo ha definito «ben gestito da anni, dando prestigio, visibilità e soprattutto un punto di riferimento». Una realtà del tutto immaginaria probabilmente pensando – è stato il commento più benevolo – di parlare di altra città, considerato che il malgoverno dei suoi protetti a Manfredonia ha prodotto guai e guasti che hanno messo in ginocchio la città e i cittadini tant’è che è dovuto intervenire lo Stato a porre fine ad una amministrazione catastrofica. Possibile che non si è neanche accorto che da due anni al comune è insediata una Commissione straordinaria ministeriale?
PURTROPPO è questa la personal-politik di Emiliano tutta protesa e indirizzata verso obiettivi propri che non lasciano spazi e misure per una regione che annaspa nelle retrovie delle regioni italiane. Per buona sorte, assurdo che possa sembrare, Manfredonia è andata oltre il fondo del baratro eppertanto ha subito una forte e illuminante scossa che lascia ben intravvedere, oltre i fumi di feste e festicciole, soluzioni lontane da quelle perseguite dall’uomo di Bari.
Michele Apollonio
foto di Leonardo Ciuffreda