La delibera n. 44, del 11/08/2021, con la quale la Commissione Straordinaria ha approvato il rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario relativo all’anno 2020, è la cartina di tornasole dei “guai” in cui si trova il Comune di Manfredonia per oltre venti anni di inefficiente ed incompetente gestione politica ed amministrativa.
Le casse del Comune sono state prosciugate, sono cresciuti a dismisura i debiti. La disinvolta ed irresponsabile gestione degli interessi collettivi ha determinato l’abbassamento della qualità dei servizi ed il loro costo sempre più alto.
Ad esempio, da quando il servizio di riscossione tributi è stato internalizzato, si è avuto l’incremento degli accertamenti dell’IMU per 2.080.773,07 di euro. Per dirla con i numeri il comune incasserà il 25,67 per cento in più, rispetto al 2019.
“Gestione Tributi”, dai dati rilevati con l’approvazione della citata delibera commissariale, viene confermato essere stato un sistema che alimentava solo sperpero di danaro pubblico. La società, che per decenni è stata sostenuta da una politica affamata, si è rivelata un bluff, un carrozzone costato caro, tra le poste più importanti che hanno dissanguato le casse comunali.
Le diverse gestioni della società sono state palesemente incapaci di perseguire gli evasori e provvedere al recupero dei crediti. Il fenomeno illegale prodotto da questo stato di cose ha alimentato un sottobosco clientelare che ha allontanato le persone dalla politica – ritenuta sempre più un motivo per la cura di interessi personali o familiari – a discapito dei cittadini onesti che pagano regolarmente i tributi e che meritano una città in cui i servizi sono efficienti, cosa che, ahimè, non accade a Manfredonia; è la drammatica situazione di abbandono in cui versa la città è sotto gli occhi di tutti.
La delibera approvata dalla Commissione allontana concretamente lo spettro di una dichiarazione di dissesto per la credibile prospettiva di un percorso di risanamento delle finanze comunali.
Ringrazio la Commissione per il lavoro svolto di riequilibrio finanziario ed amministrativo del bilancio comunale. Oggi, grazie alle maggiori entrate accertate, si riduce di due anni il Piano di Riequilibrio che è stato necessario adottare per gli sprechi e la gestione incompetente degli anni passati. L’opera competente ed indipendente della Commissione consente non solo di perseguire gli evasori, che non pagavano le tasse, ma di avere risorse per poter migliorare i servizi e creare il presupposto per alimentare quel fondo rotativo utile per intercettare fondi regionali, governativi ed europei. Manfredonia può e deve evitare il dissesto finanziario che un ceto politico irresponsabile oramai allo sbando, si augura pur di non consentire ad altri l’opportunità di governare la città. Lo dico sin d’ora. Io sono contro questa ipotesi perchè ci sono tutti i presupposti per sanare i debiti e rilanciare l’azione di Palazzo San Domenico. Il pre-dissesto non è un’ipotesi di cui tener conto, ed è caldeggiata da chi non vuole il bene della città, forse anche per mancanza di specifica competenza in materia: significherebbe bloccare ogni opportunità di sviluppo per Manfredonia. Non ce lo possiamo permettere e non lo permetteremo. Anche questa è discontinuità con il passato ed affermazione della legalità. Lo merita Manfredonia, lo meritano i suoi cittadini.
Ing. Gianni Rotice – candidato Sindaco di Manfredonia