Lo Stato attraverso la gestione straordinaria dei comuni sciolti per presuente infiltrazione e condizionamenti mafiosi interviene in realtà profondamente compromesse nelle quali gli interessi della collettività risultano gravemente pregiudicati.
Recuperare la credibilità e la fiducia nelle istituzioni è sicuramente uno degli obiettivi più delicati delle Commissioni che si trovano, in un arco temporale limitato, ad affrontare una serie di problemi annosi, in contesti spesso ostili e caratterizzati, inoltre, da un generalizzato scetticismo della popolazione circa la possibilità di operare un vero e proprio cambiamento, con una sostanziale sfiducia sull’efficacia dell’intervento statale.
Analoghe difficoltà ha avuto la Commissione Straordinaria di Manfredonia che, in più occasioni, segnalava, non solo attraverso gli organi di stampa, ma anche durante una video conferenza con una delegazione di Azione Manfredonia, dello scorso 23 marzo, nella comunità una sensazione di diffidenza generalizzata, alimentata da una significativa parte della popolazione che si è espressa attraverso comunicati e messaggi sui social.
La cittadinanza, secondo la Commissione Straordinaria e salvo casi rari, non ha manifestato solidarietà verso l’attività svolta né, tanto meno, è parsa indignata verso coloro che hanno portato all’adozione della misura dissolutoria.
Azione Manfredonia, ancora una volta, esprime un particolare ringraziamento per il lavoro, non facile e ciclopico, svolto da questa Spettabile Commissione Straordinaria.
Il nostro è un grazie che sentiamo, non è di circostanza.
La Commissione Straordinaria ci lascerà un contesto di finanza pubblica senz’altro più “ordinato” e meno “disastrato finanziariamente”, tanto per citare alcuni dei termini con i quali la Corte Dei Conti, sez. Reg. Controllo, nella Delibera n. 57/2017/PRSP del 15/03/2017, ha apostrofato l’attività della macchina amministrativa dell’ente Comune di Manfredonia.
In un contesto più efficiente e trasparente sarà possibile mettere in moto la città, attrarre imprese e capitali, offrire occasioni ai nostri giovani, non solo a quelli che, pur formati ad alto livello nelle nostre università, sono costretti a tagliare il cordone ombellicale perché asfittico di opportunità, ma anche a coloro, che in numero sempre maggiore, si allontanano dalla scuola senza riuscire ad inserirsi nel mondo del lavoro.
La C.S. lascerà in eredità ai futuri amministratori della nostra città un monito pesantissimo: seguire un cammino di finanza pubblica percorrendo una strada molto stretta, ma non impossibile.
Gli effetti della crisi avranno una coda lunga le cui ripercussioni si abbatteranno sul tessuto economico-sociale con impatti negativi su alcune componenti del bilancio dell’Ente, sia di spesa corrente che in conto capitale.
Si dovrà fare il (im)possibile, quindi, per rendere il territorio il più resiliente possibile, individuando, con scelte di Policy al disopra degli interessi particolari (Politics), i moltiplicatori di espansione della “spesa buona” e, contemporaneamente, puntare al contenimento di quella “cattiva”.
Si dovrà, inoltre, assolutamente, dare continuità all’impulso innescato dalla C.S. alla lotta all’evasione fiscale. Questo atteggiamento non solo contribuisce alla crescita delle entrate con la conseguente riduzione della pressione sui conti dell’Ente rispetto alle uscite necessarie per l’erogazione dei servizi essenziali per la collettività, ma non mortifica chi le tasse le paga già.
Occorrerà guardare avanti, con i piedi ben saldi al suolo e senza dimenticare il passato, per garantire un futuro a questa città.
Per raggiungere obiettivi concreti sarà necessario consolidare il contesto di trasparenza ed efficienza, fatto di una finanza pubblica sostenibile e di una macchina amministrativa adeguata, nel quale famiglie e imprese si sentano organismi di un habitat inclusivo e privo di condizionamenti.
Occorrerà liberare il territorio dai tanti pifferai magici e dalle loro false promesse, dai Mangiafuoco di turno e dai loro spettacoli che con l’illusione, effimera e temporanea, di ricchezza e benessere non fanno altro che guardare al tornaconto personale.
“Rialzati Manfredonia”
Dr. Matteo Trotta – Tavolo Tematico su Bilancio e partecipate, Azione Manfredonia