Quanto accaduto al dott. Rossi (A.U. di ASE Spa) è assai triste e sconcertante. Non ci sono altri aggettivi per descrivere il gesto di un vile, legato alla cultura del terrore e della minaccia per condizionare il comportamento di un amministratore della cosa pubblica e della sana imprenditoria.
Il tentativo di un maldestro ricatto va condannato senza esitazione alcuna. Manfredonia sta già pagando cara la cultura dell’illegalità diffusa e questo è il momento di dire basta.
È il momento di prendere una netta e responsabile posizione, per affermare, senza retorica, la forza del principio di legalità. Dobbiamo essere esempi di azioni positive per educare le giovani generazioni, per contrastare omertà e paura.
Una comunità ostaggio di pratiche illegali, anche le più piccole, non cresce, resta indietro. Una comunità nella quale la cultura è figlia di un dio minore il terreno è fertile per far crescere criminalità e diseguaglianze.
Come cittadino, impegnato in prima persona per risollevare le sorti della città, condanno fermamente quanto accaduto al Dott. Rossi – cui va la mia solidarietà – ed auspico che la Magistratura e le Forze dell’Ordine facciano luce sull’episodio assicurando alla giustizia il responsabile.
Ing. Gianni Rotice