Domenica 24 Novembre 2024

Manfredonia in Azione: “OperAzione Cantiere Sociale parte 2°”

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Il Comune è l’Ente Locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. Così recita il testo unico degli enti locali.

Rappresentare, Curare, Promuovere.

La qualità dei servizi sociali è segno distintivo dell’ente locale, è infatti, un parametro per giudicare la capacità di chi governa. Questo vale anche per la nostra città.

Intendiamo pertanto mettere al centro del nostro programma la persona e i suoi bisogni: il lavoro, le famiglie, la casa, l’inclusione sociale e la cittadinanza sono i campi propri dell’azione politica a livello locale.

Il Comune deve dare risposte ai cittadini che pongono domande di bisogno, e per fare questo è necessario attivare modalità d’intervento innovative, dinamiche e aderenti alle reali aspettative, ricercare ogni forma di reperimento di risorse, supportare sinergie e sussidiarietà locali e territoriali.

Le persone, considerate come capitale sociale, e i loro bisogni saranno al centro del nostro Progetto Amministrativo; un coinvolgimento attivo, capacità di ascolto delle problematiche e dei bisogni di ogni individuo, in difesa dei valori della coesione e dell’occupazione.

Partecipare non come semplici spettatori ma come veri protagonisti rafforzando il senso di appartenenza alla nostra Terra.

Promuovere e valorizzare il “Capitale Sociale”, perché crediamo che le persone sono portatrici non solo di bisogni ma anche di capacità e che è possibile che queste capacità siano messe a disposizione della comunità per contribuire a dare soluzione, insieme con l’amministrazione pubblica, ai problemi di interesse generale. Ragionare secondo una nuova logica di interconnessione tra tutti gli Assessorati e non dividerne l’integrità. Solo in questo modo è possibile avere una visione completa di tutte le problematiche e ne saranno più facili e complete le soluzioni. La rete e la sinergia fra i diversi attori tra cui ad esempio gli Assessori del settore sociale e Pubblica Istruzione, Dirigenti di settore e Amministrativi, Servizi sociali, Associazioni, Valutatori professionali dovrà diventare la prassi operativa.
La rete, come stile di lavoro, nella pratica del Servizio Sociale, può divenire forma di una mentalità cooperativa. Dovrà apparire come un Piano della Comunità con al centro le relazioni, l’interazione, la partecipazione, la condivisione, l’integrazione e la creazione di percorsi per valorizzare la soggettività e attuare a pieno la cittadinanza sociale. Intreccio delle Politiche per costruire un Welfare di prossimità, di tipo comunitario (partecipa tutta la comunità).

Il controllo e la verifica, attraverso strumenti certi di valutazione dell’andamento, sarà la modalità operativa dei singoli servizi.

Non dovrà essere soltanto un elenco di servizi che si affideranno al canonico e scontato concetto dell’Agio e Disagio: la tossicodipendenza, disturbi alimentari, l’alcolismo tra i giovani sono fenomeni ingravescenti e devastanti che appartengono ad ogni classe sociale.

Di qui la prerogativa di aprire tutti i canali di ascolto verso la comunità, in un ottica più ampia di Cantieri Aperti, come fossero dei laboratori sociali in continua evoluzione.
Diviene fondamentale introdurre un “Modello” innovativo e sostenibile, e allo stesso tempo, adeguato alle a rispondere ai bisogni emergenti.

Passare da un welfare prevalentemente distributivo ad un Welfare che sia in grado di generare risorse proprie all’interno della comunità, in un ottica restitutiva: un Welfare Generativo.

Gaetano Brigida _Tavolo Politiche Sociali, Sport, Disabilità_

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Comunicati · News

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