Nell’ottica di contemperare le esigenze ragionevoli di imprenditori, turisti e residenti – nella consapevolezza del necessario rispetto delle normative anti-Covid – , ieri mattina l’Ing. Gianni Rotice ha inviato una lettera ai Presidenti provinciali di Confcommercio e Confesercenti invitandoli a sollecitare la Commissione Prefettizia del Comune di Manfredonia ad adottare una deroga all’ordinanza comunale n.17 del 13/06/2011, relativa alla disciplina delle emissioni sonore anche dei locali ed attività ricreative. Infatti, l’orario previsto dall’ordinanza di chiusura alle 24:00 delle attività di diffusione della musica, crea un evidente danno per le attività di Manfredonia e, pericolosamente spinge i ragazzi a spostarsi, in località vicine, con evidente rischio per la loro incolumità. Inoltre, si vede il fiorire di feste abusive, pseudo private, con ingresso a pagamento.
“Egregio Presidente – si legge nella missiva – facendomi carico di segnalazioni giuntemi dagli operatori della città di Manfredonia, ed in particolar modo da quelli di Siponto, con la presente intendo portare alla Sua attenzione una questione che riveste carattere di assoluta priorità per il mantenimento in vita delle attività ricreative, dello spettacolo e di somministrazione della nostra comunità cittadina che, soprattutto nel periodo estivo, alimentano in modo determinante l’economia cittadina e l’occupazione soprattutto giovanile. A tal riguardo si rappresenta che le diverse ordinanze sindacali, succedutesi nel tempo, non consentono di tenere aperti i locali oltre le 01:30 e non consentono l’emissione sonora, per mezzo di strumenti acustici, oltre le 24:00. Pur tuttavia, al Comune – aggiunge l’Ing. Rotice – è consentito dalla legge regionale n.3 /2002, che tra l’altro regolamenta i livelli di emissione acustica, all’articolo 16, comma 3, la possibilità di derogare alla normativa citata, qualora vengano rappresentate particolari esigenze locali che giustifichino tali deroghe. Quindi, come non considerare particolari esigenze il momento storico che stiamo vivendo, la crisi economica e sociale che attraversiamo, i costi sostenuti dalle imprese per il contenimento della pandemia (acquisto di dispendiosi prodotti, beni e servizi). Per queste ragioni, è necessario che tutti i livelli istituzionali, rappresentati dagli enti locali e dall’associazionismo, assumano posizioni responsabili che si traducano in atti concreti che contemperino il rispetto di diritti costituzionalmente garantiti, quali quello alla salute ed alla qualità della vita del cittadino, con quelli altrettanto importanti finalizzati allo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità”.
La proposta-invito dell’Ing Rotice ai due Presidenti. “Alla luce delle ragioni sopra rappresentate, si chiede il Suo intervento per sollecitare da parte del Comune l’adozione di un atto che, consentito dalle norme del T.U.E.L., uniformi, per le due settimane della seconda metà di agosto, la chiusura delle attività ed il termine delle emissioni acustiche entrambe alle ore 01:30”.