La riunione dopo la cabina di regia: da oggi sarà necessario per accedere a ristoranti al chiuso, palestre, piscine e musei. Obbligo da settembre per i docenti, per gli studenti universitari e sui trasporti di lunga percorrenza con capienza all’80% dei posti disponibili. Potrà richiedere il pass anche chi si è vaccinato all’estero.
Via libera del Consiglio dei ministri al nuovo decreto sul Green Pass. La riunione, che ha visto l’approvazione del decreto che disciplina il certificato verde digitale per scuole e trasporti, è iniziata alle 17.25 di ieri ed è durata circa 3 ore. Il decreto, tra l’altro, prevede l’obbligo del Green Pass per i docenti, per gli studenti universitari e per chi usa trasporti a lunga percorrenza. Da oggi invece in Italia scatta l’obbligo del certificato verde per poter avere accesso ad alcuni servizi, per esempio locali al chiuso, cinema, teatri e musei. Il nuovo Dl Covid, il secondo dedicato al Green pass, completerà dunque il quadro dell’introduzione della certificazione verde avviata con lo scorso decreto che dal 6 agosto stabilisce l’obbligo della certificazione anti-Covid19 per accedere a ristoranti, musei, piscine, spettacoli aperti al pubblico, sagre, fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento.
Scuola e università
Tutto il personale della scuola e dell’università, “al fine di garantire la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale d’istruzione”, dovrà avere ed esibire il Green pass. “Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”. E’ quanto prevede la bozza del decreto. “Nell’anno scolastico 2021-2022, al fine di assicurare il valore della scuola come comunità e di tutelare la sfera sociale e psico-affettiva della popolazione scolastica, sull’intero territorio nazionale, i servizi educativi per l’infanzia e l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado sono svolti in presenza. Le attività didattiche e curriculari delle Università sono svolte prioritariamente in presenza” si legge nella bozza del decreto approvato stasera. Resta l’obbligo di mascherine, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive e il distanziamento. Fino al 31 dicembre 2021 i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e i Sindaci, “possono derogare, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, alle disposizioni di cui al comma 1 esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica”.
Trasporti a lunga percorrenza Il Green Pass sarà dal 1 settembre obbligatorio su navi e traghetti interregionali ad esclusione dello Stretto di Messina, sui treni di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, sugli autobus che collegano più di due Regioni. Obbligo di certificazione verde anche per gli autobus adibiti a servizio di noleggio con conducente, ad eccezione di quelli aggiuntivi al servizio pubblico locale e regionale. Lo prevede la bozza del nuovo dl sul Green pass varata dal Cdm. L’obbligo non applica per i soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e per i soggetti esentati dal vaccino con certificazione medica. Raggiunto l’accordo anche per quanto riguarda la capienza dei mezzi di trasporto: dal 50% all’80% dei posti disponibili, sia nel trasporto pubblico locale che in quello a lunga percorrenza, in zona bianca e gialla. Mentre non ci sarà l’obbligo di Green pass per i clienti degli alberghi nei ristoranti e bar delle strutture a loro riservate. Per quanto riguarda i positivi al Covid 19, la quarantena per vaccinati scende da dieci a sette giorni.
Continua a essere fortemente raccomandata la vaccinazione nella fascia di eta’ 12-19 anni”, ha confermato la ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, oggi nel corso del question time alla Camera dei deputati. Durante la cabina di regia si e’ infine raggiunta una intesa in base alla quale chi ha fatto due dosi del vaccino di Reithera sara’ esentato dal Green pass, mentre chi ha fatto una sola dose avrà indicazione di fare la seconda dose con un vaccino riconosciuto, per ottenere cosi’ la certificazione verde. Ieri la Piattaforma nazionale-Dgc per l’emissione delle Certificazioni verdi Covid-19, registrava 61 milioni di certificazioni verdi emesse dal suo avvio, con quasi 48,3 milioni di queste già scaricate dai cittadini attraverso i diversi canali.
A cosa serve il Green Pass
La Certificazione verde Covid-19 è richiesta in Italia per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in “zona rossa” o “zona arancione”. Da domani sarà l’unico lasciapassare per poter accedere alle seguenti attività: servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; concorsi pubblici.
Come si ottiene
La Certificazione dovrà attestare di aver fatto almeno una dose di vaccino oppure essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti oppure di essere guariti da Covid-19 nei sei mesi precedenti. La Certificazione verde non è richiesta ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base d’idonea certificazione medica.
Green Pass anche per i vaccinati all’estero
Chi è iscritto al Servizio sanitario nazionale ed è stato vaccinato all’estero contro il coronavirus, o che è guarito fuori dall’Italia, potrà richiedere il Green pass se si trova sul territorio nazionale. Lo stabilisce una circolare del ministero della Salute sulle modalità di rilascio delle certificazioni verdi Covid-19, che, per i cittadini italiani, riguarda anche i familiari conviventi, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al servizio sanitario. Bisognerà presentarsi nelle Aziende sanitarie locali di competenza territoriale, secondo modalità stabilite da Regioni e Province autonome, presentando documento di riconoscimento ed eventuale codice fiscale, oltre una serie di documenti, in formato cartaceo e/o digitale, redatti in lingua inglese e, per la Provincia autonoma di Bolzano in inglese o tedesco. Nel caso i certificati prodotti siano in altra lingua, servirà una traduzione giurata.