Il dossier “treno tram” è tanto importante quanto delicato per la sua strategicità rispetto allo sviluppo economico-turistico della città e al miglioramento della qualità della vita dei Manfredoniani.
Piuttosto che costruire o alimentare speculazioni politiche, allora, è opportuno fare chiarezza a partire da un fatto incontrovertibile: la stazione Manfredonia Ovest non sarà una cattedrale nel deserto.
I 50 milioni di euro stanziati nel Patto per la Puglia saranno utilizzati per garantire il collegamento rapido ed ecologico tra Manfredonia e Foggia con la tecnologia del Bus Rapid Train.
Questo innovativo investimento è parte della visione strategica per il futuro di Manfredonia.
Abbiamo già formulato almeno due proposte concrete su cui investire competenze e risorse:
1- la rimozione del fascio di binari che va dal centro della città alla stazione di Manfredonia Ovest; 2- la connessione pedonale e ciclabile dell’intera Riviera Sud.
Il Bus Rapid Train è una metropolitana di superficie realizzata destinando corsie preferenziali ad autobus alimentati a metano. Affiancando piste ciclabili attrezzate e sicure si potranno mettere in parallelo mobilità veloce, per chi produce e lavora, e mobilità lenta, per chi si muove alla ricerca di esperienze e benessere.
La conseguente dismissione del fascio di binari ferroviari che oggi attraversano parte della città avrà il positivo effetto di eliminare il principale ostacolo alla rigenerazione e riqualificazione urbana di un ampio tratto del territorio urbano, che vogliamo orientate ad incrementare la dotazione di servizi e strutture con finalità sociali, culturali e turistiche.
L’ex stazione ferroviaria di Manfredonia Campagna è destinata a diventare la velostazione del percorso ciclabile che connetterà la città ai luoghi turistici e naturalistici della Riviera Sud. Lungo circa 15 chilometri da Manfredonia a Scalo dei Saraceni sarà realizzato un itinerario percorribile in bicicletta e/o a piedi totalmente ecosostenibile e perfettamente integrato nel territorio, tale da rendere fruibili le spiagge, attrezzate e libere, nonché visitabile e osservabile l’ecosistema composto dalle oasi naturalistiche, le pinete e le dune costiere.
La riqualificazione e riorganizzazione dell’intero waterfront manfredoniano è l’obiettivo a cui tendere anche per elevare ed incrementare l’offerta di turismo balneare e diportistico, così da migliorare la fruibilità e l’accessibilità degli spazi e dei servizi pubblici in premessa allo sviluppo di strutture private esistenti e alla realizzazione di nuovi attrattori turistici.
L’annunciata prosecuzione della campagna di scavo nell’area archeologica sipontina e gli interessanti risultati attesi impongono la programmazione di azioni di valorizzazione a scopi culturali e turistici. In sinergia con il Ministero della Cultura e la Regione Puglia, si prefigura il consolidamento e lo sviluppo del Parco Archeologico di Siponto, con percorsi didattici anche digitalizzati e la perimetrazione di spazi funzionali alla realizzazione di eventi tematici, e la sua connessione all’abbazia di San Leonardo con infrastrutture di mobilità lenta.
Dunque, non una soluzione di ripiego, ma una vision ben chiara capace di proiettare Manfredonia nel futuro.