Con l’estate l’annoso problema dei rifiuti sembra essere sempre più grave, sarà perché il caldo rende più deperibili i rifiuti organici che emanano cattivo odore o sarà perché gli incivili che abitano la nostra città o la transitano, aumentano di numero. Il problema è che nonostante in città, ormai da qualche anno, esiste e funziona la raccolta differenziata, nonostante si sappia che i rifiuti ingombranti vengono ritirati dall’ASE su richiesta oppure si conferiscono presso l’isola ecologica, c’è ancora qualcuno che fa a modo suo, negando la funzionalità della differenziata. Infatti, basta uscire a poche centinaia di metri fuori dall’abitato per trovare discariche a cielo aperto dove viene depositato l’impossibile. Rifiuti che, spesso e volentieri, quando si accumulano vengono bruciati, forse da chi nei dintorni non sopporta più la vista e il cattivo odore di questo scempio. La conseguenza di questi atti si ripercuote sulla città che, periodicamente, è sottoposta all’invasione di fumo maleodorante, alimentato anche dal fatto che le sterpaglie non sono state tagliate ed essendo secche contribuiscono alla diffusione dell’incendio. Abbiamo interpellato l’amministratore unico dell’Ase Raphael Rossi che ci ha riferito la difficoltà di gestire i rifiuti in una città come Manfredonia. Anche se il 68% della popolazione conferisce correttamente i rifiuti attraverso la raccolta porta a porta, il restante 32% ritiene più “comodo” andare a gettare i propri rifiuti, senza differenziarli, alla periferia della città. Ed è così che quella piccola parte di popolazione, che non conosce il significato delle parole civiltà e pulizia, rende inguardabili i luoghi intorno alla città che andrebbero tutelati e protetti da noi stessi cittadini. Questo comporta un maggior dispendio di denaro da parte dell’Ase, che poi va ad incidere sulla Tari. La Polizia Municipale, con un numero ridotto di operatori rispetto alla vasta area di competenza, ha un nucleo ambientale che si occupa di controllare i rifiuti che vengono abbandonati cercando di risalire al proprietario per poi sanzionarlo. Nel centro abitato viene effettuata la raccolta porta a porta, invece nelle zone limitrofe di Manfredonia ci sono ancora i cassonetti dove chi abita nelle campagne dei dintorni può conferire i propri rifiuti. Purtroppo questi cassonetti diventano il ricettacolo dei rifiuti dei “negazionisti della differenziata” che si prendono la briga di raggiungerli per depositare i loro rifiuti, pur non abitando nei dintorni. Forse non tutti sanno che questi luoghi vengono controllati da telecamere esaminate dai Vigili che sanzionano, con una multa di € 400, coloro che non sono autorizzati ad usare quei cassonetti, oppure chi deposita rifiuti ingombranti che andrebbero consegnati direttamente all’ASE. Per il momento le telecamere sono posizionate solo in questi punti, ma il Comune di Manfredonia ha partecipato ad un bando regionale per avere un cospicuo numero di telecamere da posizionare nei punti nevralgici della città e poter tenere sotto controllo gli incivili che riempiono di immondizia il circondario della città. Altro discorso va fatto per la pulizia delle strade. Anche qui conta molto l’inciviltà della popolazione che getta i rifiuti per strada senza farsi troppi problemi invece di cercare un cestino o, magari, portare con se i rifiuti prodotti mangiando la pizza o bevendo una birra per strada. Anche le strade così diventano discariche a cielo aperto dando della nostra città un’immagine negativa. Quello che ci fa rabbia è che tutta questa situazione è dovuta solo all’inciviltà della gente che ha bisogno di essere sanzionata per imparare come smaltire l’immondizia, ma soprattutto per imparare ad avere rispetto per lo spazio in cui viviamo che dovrebbe essere una cosa innata. Non serve quindi lamentarsi delle istituzioni se poi il degrado della città parte da noi.
Mariantonietta Di Sabato