È partita il 17 giugno 2021 la raccolta firme per il Referendum sull’Eutanasia Legale (500.000 firme entro il 30 settembre) con le storie di chi, insieme all’Associazione Luca Coscioni, chiede la libertà di scelta sulla propria vita.
Il quesito referendario per l’Eutanasia Legale è stato depositato su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in Corte di Cassazione. Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (“omicidio del consenziente”), che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per “eutanasia attiva” (sul modello olandese o belga). In caso di approvazione, si passerebbe dal modello dell’”indisponibilità della vita”, sancito dal codice penale del fascismo nel 1930, al principio della “disponibilità della vita” e dell’autodeterminazione individuale, già introdotto dalla Costituzione, ma che deve essere tradotto in pratica, anche per persone che non siano dipendenti da trattamenti di sostegno vitale (per i quali è invece intervenuta la Corte Costituzionale con la sentenza Cappato – Antoniani).
La nostra concittadina Daniela, affetta da una grave forma di cancro al pancreas, aveva accettato di essere il volto di questa campagna referendaria. Daniela voleva essere “libera di morire nel migliore dei modi” accanto ai suoi cari. Aveva contattato l’Associazione Luca Coscioni e a febbraio aveva chiesto alla Asl di Roma, dove viveva, e al relativo Comitato Etico, la verifica e l’attestazione delle condizioni necessarie per poter ricorrere – in applicazione della sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale – al suicidio assistito. La risposta negativa fece impugnare a Daniela il diniego ricevuto e, grazie alla difesa coordinata dall’avvocato Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, ricorre d’urgenza al Tribunale di Roma per ottenere le verifiche previste dalla sentenza Cappato. L’udienza viene fissata per il 22 giugno.
Considerata l’urgenza del caso viene chiesto di anticipare la decisione ma nessuno ha mai risposto. Daniela è morta il 5 giugno a 37 come non avrebbe voluto. La visita di verifica della sua condizione da parte dell’ASL di Foggia era programmata per il 7 giugno, 2 giorni dopo. “È inaccettabile che chi è nelle condizioni di Daniela sia costretta a un simile calvario. I malati non possono aspettare i tempi della burocrazia”, hanno commentato Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretario e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, “è sempre più evidente quanto sia urgente una legge per poter garantire la possibilità di scegliere se porre fine alle proprie sofferenze insopportabili. Di fronte al silenzio del Parlamento che continua a rimandare la riforma necessaria, il Referendum a questo punto è l’unica possibilità per rendere l’eutanasia legale in Italia”.
È possibile firmare al tavolo di raccolta venerdì, sabato e domenica dalle ore 20 alle 23 in corso Manfredi, nei pressi del bar Stella; e presso lo studio legale Salcuni – Di Gennaro dal lunedì al venerdì dalle ore 18 alle 20, la mattina previo appuntamento al tel. 0884/583990.
I tavoli di raccolta firme continueranno per tutto il mese di luglio e agosto. Per essere aggiornati su date e orari, seguite la nostra pagina Facebook “Liberi Fino Alla Fine – Manfredonia”. Inoltre, chiunque volesse attivarsi nella raccolta come volontario o autenticatore può contattarci al 3400794608.