“Ieri la Giunta Regionale, su mia proposta, ha approvato il Piano Triennale di Istruzione Tecnica Superiore, l’atto di programmazione degli interventi in materia di ITS e sono lieto di comunicare che la Regione Puglia sosterrà l’attivazione di tre nuove fondazioni ITS negli ambiti della Salute e del Benessere, dei servizi alle imprese e della tutela e della promozione del made in Puglia, della efficienza e sostenibilità energetica”, fa sapere in una nota l’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo.
“Come noto – continua Leo – Gli ITS sono scuole ad alta specializzazione tecnologica a cui possono accedere i diplomati e rappresentano la principale alternativa di formazione terziaria non universitaria. Gli ITS sono nati per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche e sono lo strumento attraverso il quale formare figure professionali di alto livello, dotate di competenze spendibili, certificabili e riconoscibili nel sistema di qualificazione nazionale ed europeo, offrendo ai giovani l’opportunità di inserimento nel mercato del lavoro regionale”.
“L’istruzione Tecnica Superiore assume una importanza sempre maggiore per la formazione tecnica dei giovani che garantisce elevati livelli di occupazione a distanza di pochi mesi dalla conclusione del ciclo formativo, si pensi che – in epoca pre-covid – l’80% dei diplomati ITS trovava lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo. Come Regione Puglia – spiega l’assessore – abbiamo sostenuto attivamente l’offerta formativa degli ITS, impegnando oltre 40 milioni di euro negli ultimi 5 anni”.
“Uno sforzo straordinario – prosegue Leo – che ha portato i nostri ITS ai primi posti delle classifiche nazionali in termini di successo occupazionale e che ha portato il Presidente di INDIRE, il dott. Giovanni Biondi, a definire la Puglia «un modello in materia di ITS», durante una seduta della Commissione Cultura della Camera dello scorso 27 aprile 2021”.
“Attualmente in Puglia sono 7 le fondazioni ITS attive nei settori Agroalimentare, Turismo, ITC – Information and Communications Technology, Aerospazio, Meccatronica e Logistica e Settore Moda con programmi di studio con il 30% delle ore direttamente in azienda. Dalla costante interlocuzione con il mondo delle imprese, anche alla luce degli stravolgimenti causati dalla pandemia, e dall’ascolto continuo del territorio, delle associazioni sindacali e datoriali, è chiaramente emersa la necessità di programmare nuovi ITS in settori che riteniamo strategici. In questo – fa sapere l’assessore – siamo stati anche aiutati da un importante studio promosso dall’Agenzia Regionale Tecnologia e Innovazione della Regione Puglia (ARTI) che ha, scientificamente, confermato le nostre intuizioni politiche”.
“Il nuovo ITS Salute e Benessere, nell’ambito dell’area tecnologica delle Nuove Tecnologie per la Vita, intercetta un settore con circa 3.000 addetti diretti e nell’indotto, in costante crescita negli ultimi 5 anni. La Puglia è infatti la 6ª regione per export farmaceutico (4,4% del totale nazionale), che ha superato il miliardo di euro nel 2017, ed è sede di numerosi centri di eccellenza dei più grandi gruppi internazionali. Le imprese del farmaco dimostrano quindi di essere un asset strategico per gli investimenti, anche esteri, per l’occupazione qualificata e stabile – con un incremento di assunzioni a tempo indeterminato – e per lo sviluppo del tessuto produttivo locale. La domanda di tecnici specializzati è in continuo aumento.
Il tema della salute più tradizionalmente inteso, in Puglia si interseca con quello della cura della persona e del benessere, dove le figure di tecnico superiore sono altamente richieste”.
“Il secondo ITS di futura creazione in Puglia è relativo all’area Tecnologica della Efficienza Energetica. La Puglia è la prima regione di Italia per numero e potenza degli impianti a fonti rinnovabili nel solare e nell’eolico, quarta per le bioenergie (rapporto statistico su “Energia da fonti rinnovabili in Italia” del Gestore dei Servizi Elettrici (GSE)). In materia la Regione Puglia vanta una legislazione avanzatissima e il settore, in continua crescita, richiede la continua formazione di figure altamente specializzate”.
“Il terzo ITS riguarda i servizi per le imprese curvato, in particolar modo, sul supporto all’export e alla internazionalizzazione, area tecnologica “Nuove Tecnologie per il Made in Italy”. Prendendo in considerazione i dati relativi all’export prima della pandemia da Covid-19, il valore delle esportazioni pugliesi è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, registrando performance da record relative all’incremento. La costante crescita delle esportazioni fa registrare un aumento della domanda di tecnici specializzati nel supporto alla internazionalizzazione delle imprese”.
“Ritengo – ha concluso l’assessore – che si tratti di una programmazione di buon senso che va a completare l’offerta formativa degli ITS pugliesi. Nei prossimi mesi avvieremo i procedimenti amministrativi atti alla realizzazione delle nuove fondazioni in un confronto diretto con il Ministero dell’Istruzione e con il Ministero del Lavoro, anche in virtù della delega ricevuta dai colleghi assessori al ramo delle altre regioni italiane a trattare, in un tavolo ristretto, l’intero processo di riforma del sistema nazionale ITS e che mi ha già portato a relazionarmi con le Commissioni Istruzione e Cultura di Camera dei Deputati e Senato della Repubblica”.