In quest’ultimo periodo Manfredonia è diventata lo scenario di atti inquetanti che minano la salubrità dell’ambiente, la salute dei cittadini e l’integrità dei servizi pubblici. Salta alla mente il recente episodio dei rifiuti bruciati nella zona ex Enichem, all’attenzione delle Autorità preposte e del Governo nazionale. Non ultimo quanto accaduto la scorsa notte al Servizio di Salute Mentale di Manfredonia. Nel parcheggio del Centro Diurno “Alda Merini” è stata bruciata un auto in dotazione al servizio per le attività domiciliari ed ambulatoriali (vedi foto). Quanto denunciato ai microfoni di Manfredonianews dal direttore della struttura, dott Michele Grossi: “Grazie all’ intervento delle Forze dell’Ordine del Comando dei Carabinieri di Manfredonia e dei Vigili del Fuoco si è scongiurato il peggio. I servizi possono essere a rischio specie nelle periferie, i luoghi dove lavorare può essere difficile. Desidero, in qualita’ di Dirigente del Servizio, allertare e sensibilizzare la comunità e le Istituzioni per contrastare questa deriva“. Continua il direttore “Questo evento potrebbe essere il segnale di un malessere che va fermamente bloccato con la messa in atto di azioni, interventi di potenziamento ed attenzioni ai territori e agli operatori che ogni giorno lavorano per il bene comune. L’auto in dotazione consentiva agli operatori l’attività domiciliare e le terapie per quanti soffrono del disagio mentale e di raggiungere gli altri Comuni per assicurare la presenza degli operatori nei percorsi terapeutici“.
Questo evento rimane senza una spiegazione e si confida nelle indagini delle Forze dell’Ordine.
Grazia Amoruso
Certe azioni risultano inspiegabili sotto il profilo criminogeno…. a chi giova fare questo.
Chi ha interesse acchè i servizi sociali (Pubblico servizio) venga danneggiato ed a danno per tutta la collettività che ne potrebbe chiedere l’utilizzo.
Strano, strano ma molto stranop che tra l’altro accade quando a governare la cosa pubblica non sono “politici” ma funzionari dello stato.