Tutta Italia in zona bianca da oggi, lunedì 28 giugno, e stop all’obbligo della mascherina all’aperto, con la parziale eccezione della Campania. Dopo una giornata con 782 contagi e con il tasso di positività allo 0,56%, l’Italia impegnata nella lotta al covid -e attenta in particolare alla variante Delta- compie un altro passo verso la normalità, anche se la prospettiva di zone rosse locali per arginare eventuali emergenze non va scartata.
Da oggi, in ogni caso, nuova fase: la promozione della Valle d’Aosta -unica regione fino a ieri ancora in zona gialla- colora di bianco tutto il paese. Niente coprifuoco e regole più soft, in particolare per quanto riguarda i ristoranti: niente limiti alle presenze ai tavoli all’aperto, massimo 6 persone -se non conviventi- al chiuso. La vera novità è rappresentata dallo stop all’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto. “Il monitoraggio ci consente di capire come evolve la situazione e semmai intervenire, anche reintroducendo misure”, ha spiegato il professor Silvio Brusaferro, segretario del Cts, rispondendo a una domanda di Repubblica sull’ipotesi di reintroduzione dell’obbligo.
L’ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza, d’altra parte, fissa criteri che non prevedono di accantonare completamente il dispositivo: la mascherina va portata con sé. Le mascherine, come ha evidenziato il Cts, all’aperto vanno utilizzate se si creano le condizioni per un assembramento nei mercati, nelle fiere, nelle code. La protezione è fortemente raccomandata per soggetti fragili e immunodepressi e a coloro che stanno loro accanto. L’obbligo rimane sui mezzi pubblici e negli ambienti sanitari, secondo i protocolli in vigore.
L’uso della mascherina all’aperto “resta obbligatorio in ogni luogo non isolato, ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomare nelle ore e situazioni di affollamento, nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli e navi”.
“In conformità a quanto previsto dall’ordinanza del ministro della Salute 22 giugno 2021 – si legge nell’ordinanza – l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta fermo, tra l’altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti”.