Mercoledì 13 Novembre 2024

La scoperta della Siponto sotterranea

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Manfredonia: città aperta alla cultura. La cultura è promozione e valorizzazione dei beni artistici, architettonici, paesaggistici e archeologici. Manfredonia ha tanti gioielli di cui vantarsi e preservare. Venerdì 18 u.s. sono stati presentati nella Basilica antica di Siponto i primi risultati del progetto “Siponto, la città nascosta”, finanziati con i fondi di ricerca delle Università coinvolte.  Il prof. Roberto Goffredo, archeologo e ricercatore dell’Università di Foggia, lo ha illustrato ai micorfoni di Manfredonianews. “Nel settembre del 2020 ha avuto luogo la prima campagna di indagini geofisiche nell’area della città romana e medievale di Siponto, che ha visto coinvolte l’Università di Foggia (prof.ri Roberto Goffredo, Maria Turchiano), l’Università di Bari (prof. Giuliano Volpe) e laMcGillUniversity – Montrèal (prof.ssa Darian Marie Totten), su autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Foggia e BAT (soprintendente arch. Maria Piccarreta, funzionaria di zona dott.ssa Donatella Pian) e della Direzione Regionale Musei Puglia-Parco Archeologico di Siponto (dott. Luca Mercuri, arch. Francesco Longobardi) del Ministero della Cultura”. Continua il prof Goffredo “L’interesse ad avviare indagini conoscitive su Sipontum, deriva dalla valutazione delle limitate informazioni di cui attualmente si dispone. Purtroppo il centro non è mai stato oggetto di ricerche sistematiche di ampio respiro. Le indagini archeologiche finora effettuate hanno portato all’acquisizione di risultati importanti ma parziali e frammentari che hanno consentito di ricostruire solo per linee generali la fisionomia del tessuto urbano e i caratteri di un numero estremamente limitato dei suoi principali monumenti.” Gli obiettivi delle indagini archeologiche sono numerosi e articolati, con molteplici ricadute fondamentali sul versante delle conoscenze storico-archeologiche della città. Il prof Goffredo analizza i lavori cominciati nell’estate 2020 adottando anche le tecnologlie informatiche (vedi foto). Una campagna di prospezioni geofisiche estensive ha interessato tutta l’area di pertinenza del Parco Archeologico e una buona parte della città estesa a nord della Strada Statale 89 Garganica. Nel complesso, è stata indagata una superficie totale di circa 8,5 ettari interna al perimetro urbano definito dalla cinta muraria. Le ricerche diagnostiche non invasive hanno permesso di individuare la struttura urbanistica generale della città con l’identificazione degli isolati e degli assi viari principali; di puntualizzare estensione e articolazione dell’anfiteatro; di riflettere sullo sviluppo dell’insediamento in relazione alle diverse fasi di occupazione, dall’età romana a quella medievale. Nel prossimo futuro, auspicabilmente già a partire dall’autunno 2021, previa concessione di scavo da parte del Ministero della Cultura, le Università di Foggia e di Bari proseguiranno le attività di indagine intraprese nel 2020, con un programma ampio, articolato e pluriennale di interventi di scavo che riguarderanno alcuni settori strategici della città antica. Un domani sarà possibile far riemergere l’area della Pineta di Siponto sotterranea? Non si arresta la ricerca archeologica di Siponto/Manfredonia, abbracciando l’insediamento urbano, i siti del territorio circostante (necropoli e ipogei) e i paesaggi storici. Le Istituzioni locali non devono far mancare il proprio sostegno con le infrastrutture e l’indispensabile manutenzione delle strade dissestate della “nuova” Siponto che a causa dei “dossi” procurati dalle radici dei pini diventa difficile e pericoloso percorrerle non solo dai turisti ma da tutti i cittadini del territorio.

Grazia Amoruso

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