Domenica 22 Dicembre 2024

Manfredonia ha il suo Piazzale Maestri d’Ascia

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Nel 2017 Antonio Berardinetti, attraverso le nostre pagine, lanciava l’idea che la piazza antistante piazzale Diomede, che proprio in quel periodo era in via di ristrutturazione, venisse intitolata ai Maestri d’ascia di Manfredonia. Quel lembo di terra che si affaccia sul mare, infatti, per tantissimi anni ha accolto il cantiere navale di Antonio Berardinetti. Si era sparsa la voce che il sindaco dell’epoca, un fan di Lucio Dalla, volesse dedicarla proprio a Dalla, e perfino metterci una statua che lo rappresentasse. In tanti, però, sui media e sui social, appoggiavano l’idea di Antonio, che giustificava così la sua proposta: “Per non dimenticare cosa si è fatto per secoli in quel luogo secondo me bisognerebbe intitolarla ai maestri d’ascia che per tanti anni hanno costruito le barche che hanno portato tanta ricchezza a Manfredonia. Tutti i cantieri navali dovrebbero essere ricordati: il cantiere navale Rucher dei maestri d’ascia Rucher, il cantiere navale Fortunato del maestro d’ascia Teodoro Fortunato, il cantiere navale Castigliego e Guerra e il mio cantiere navale dei maestri d’ascia Berardinetti. Se non li ricordiamo così, i nostri figli, i nostri nipoti, non sapranno mai cosa c’era prima in quel posto. Le antiche mura sono ormai nascoste tra i palazzi, e spesso abbandonate a se stesse, non lasciamo che finisca nel dimenticatoio anche questo luogo. Solo così potremo lasciare un segno, un segno indelebile nella storia della nostra città, altrimenti tutti si dimenticheranno di noi.” La figura e il mestiere del Maestro d’ascia è emblematica nella storia della nostra Città. Una figura eclettica, progettista, ingegnere navale, carpentiere, falegname ma anche artista. La sua profonda conoscenza dei vari tipi di legname e delle loro diverse proprietà di sagomatura gli permettevano di comprendere quale fosse quello più adatto per la realizzazione delle varie parti della nave, ordinate, madieri, bagli, fasciame. Il nome maestri d’ascia viene proprio dall’attrezzo che usavano per il loro lavoro, l’ascia, operazioni che oggi per buona parte vengono svolte con macchinari come seghe, pialle, fresatrici, torni elettrici. Ancora oggi i cantieri sul porto utilizzano il legno come materiale principale per la costruzione di imbarcazioni di alta qualità. Qui i maestri d’ascia curano le parti più delicate della costruzione e della manutenzione degli scafi. Dopo qualche difficoltà a completare i lavori della piazza per problemi di indisponibilità di una piccola parte, la nuova piazza era rimasta incompiuta e senza nome. Finalmente il Comune di Manfredonia è riuscito ad entrare in possesso di questa piccola area, e a breve si potranno completare i lavori. E così, dopo anni di “anonimato”, il 16 giugno scorso, la Commissione Straordinaria ha deliberato sulla denominazione della piazza che si chiamerà “Piazzale Maestri d’Ascia”, rendendo onore a questi pregevoli artigiani della nostra città. La piazza è stata dotata di una grande aiuola nella quale verranno piantati tre alberi, quando sarà il tempo giusto per farlo, e come protezione nell’affaccio sullo specchio d’acqua verrà realizzata una recinzione con un elemento di street art che riproduce la scritta gigante della nostra città, su esempio di altre città europee. Adesso sta a noi portare rispetto alla piazza e ai Maestri d’ascia che per tanti anni hanno lavorato in questo spazio, ora in dotazione ai cittadini di Manfredonia.

di Mariantonietta Di Sabato

 

IL MANDRACCHIO di Lucio Dalla

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