FUMO NERO
Fumo nero
ancora una volta
nella rigogliosa Piana
che mira la nostra città.
I bambini hanno smesso
di giocare per percorrere
come una vecchia favola
il racconto dei nonni
sull’immane fuga
a cercare uno scampo
ed ora perfino gli alberi vorrebbero
mettersi a correre come bambini,
mentre i vecchi, ritirate le sedie,
si sono tappati in casa
per porre in sicurezza i polmoni
già malconci e senza respiro.
Solo i conduttori dell’insana giostra,
che muove città, soldi e veleno
se ne stanno tranquilli a guardare,
certi che i loro giorni non finiranno
e continuerà l’insano guadagno
agìto sulla gente immemore,
adescata da menzogne e promesse,
che tornerà ancora a premiarli,
maledicendo piuttosto il cielo,
non i responsabili del turpe mercato
né lo spregevole gioco di morte.
Fumo, fumo, fumo,
quante volte ancora
si ripeterà il triste imbroglio
per quest’oltraggiata città.
Italo Magno