Martedì 22 giugno 2021 è stato approvata dalla Camera dei Deputati una proposta di legge che interviene, su vari livelli, a supporto del settore ittico.
“Il disegno di legge sul riordino del settore Pesca – ha commentato l’On. Antonio Tasso, Capogruppo MAIE/PSI a Montecitorio – nel suo complesso incassa il parere favorevole del gruppo parlamentare che rappresento, ma la mia attenzione è focalizzata sull’articolo 2 che delega il Governo, entro 18 mesi dall’approvazione definitiva, a normare efficacemente il settore della Pesca e dell’Acquacoltura. Ritengo, a tale proposito, che sia indispensabile oltre che necessario ascoltare con attenzione i soggetti principali del settore: chi più dei pescatori, degli armatori e dei vari operatori possono fornire preziose indicazioni per una legge che nasce con l’obiettivo di riordinare, semplificare normativamente e intervenire con adeguate politiche sociali su un comparto così importante per l’economia come quello ittico?”.
La categoria della Pesca, come è noto, si sente poco difesa e garantita dallo Stato rispetto alle regole dell’Unione europea, che da anni applica una gestione considerata da più parti vessatoria nei confronti dei lavoratori di questo comparto.
“Per chi come me proviene da una zona che dal mare trae vita e sostentamento – ha proseguito il parlamentare sipontino – allora il mare e la marineria con le proprie esigenze e istanze sono naturalmente alla mia attenzione specifica. Ritengo che la pesca vada regolamentata con chiarezza e semplicità, soprattutto perché è materia complessa”.
Il voto favorevole del gruppo parlamentare MAIE/PSI alla proposta di legge comporta un impegno affinché i decreti conseguenti vadano nella direzione specifica della difesa dei diritti degli operatori della Pesca, grande risorsa italiana, pugliese e di Manfredonia.
“Il tema è coniugare la produttività con la tutela dell’ambiente – ha poi concluso Tasso – passando per la sburocratizzazione e la semplificazione dei vari iter autorizzativi e delle procedure operative. Le normative che si andranno ad approntare vanno utilizzate per la salvezza e salvaguardia del personale che lavora in mare e non per perseguire le persone che in mare lavorano. Auspico un confronto in tempi brevi con gli operatori del settore per discutere della nuova normativa, dell’andamento del comparto e per recepire le loro osservazioni”.