Il 21 giugno in Italia ci sarà soltanto la Valle d’Aosta in giallo, tutte le altre Regioni saranno bianche. Si abbassano i valori di tutti gli indicatori
Rt ancora in discesa in tutta Italia. Arriva infatti a 0,68, contro lo 0,72 della settimana scorsa. Lo certifica la Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute il cui lavoro è comunque sempre più incentrato sull’incidenza, diventato il valore fondamentale per decidere in quale colore debbano essere inserite le Regioni. E anche quel parametro, basato sul numero di casi settimanali per 100mila abitanti, scende moltissimo. E’ a 32 contro il 47 di venerdì scorso.
In zona bianca ci sono già Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna e sono già noti i tempi dei passaggi degli altri. Lunedì 7 giugno toccherà a Liguria, Umbria, Veneto e Abruzzo. Il 14 sarà la volta di Provincia di Trento, Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia e Emilia-Romagna. Dopo i passaggi del 21, molto probabilmente il 28 toccherà alla Valle d’Aosta.
Il 21 giugno sarà anche il giorno in cui il coprifuoco (che il 7 passerà a mezzanotte) verrà comunque tolto da tutta Italia. Non saranno moltissime a quel punto le differenze tra zona bianca e zona gialla. Fino al primo luglio in realtà in giallo restavano chiuse piscine e impianti sportivi al coperto, oltre a sale giochi e centri benessere. Il bianco anticipa la ripartenza di queste attività. Non è ancora noto se in quel colore si potrà mangiare al ristorante in più di quattro, tema sul quale sono divisi i ministeri alla Salute e agli Affari regionali e sarà risolto in questi giorni.
La Cabina di regia: “Nessuna Regione supera le soglie critiche di occupazione dei letti”
Gli esperti spiegano che “questa settimana nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica, cioè al 12%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 1.323 del 25 maggio a 1.033 del 31. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente, è all’11%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 8.577 il maggio a 6.482 il 31”. Inoltre nessuna regione rischia al momento la progressione dell’epidemia.