E’ nota l’annosa questione delle baraccopoli dell’ex pista di Borgo Mezzanone in cui vivono in precarie condizioni tanti migranti, giunti lungo le coste pugliesi con i barconi. La Procura della Repubblica di Foggia, con l’indagine “Principi e Caporali” sta tentando di contrastare le organizzazioni criminali che reclutano i giovani africani e non, impiegati a lavoro nei campi agricoli di Stornara a ritmi estenuanti, spesso senza i previsti dispositivi di protezione individuale e soggetti a controlli serrati da parte dei caporali. Un’altra importante iniziativa mirata al riconoscimento della dignità dei “lavoratori migranti” è la progettazione della “foresteria regionale” che parte dal modello foggiano, nato a casa Sankara delle “foresterie in agricoltura”. Quanto affermato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano durante l’incontro avvenuto in questi giorni in Prefettura. E’ stato sottoscritto il Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno, il Prefetto di Foggia, Raffaele Grassi e il Procuratore della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro per la riconversione del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone in “foresteria regionale” a servizio di tutta la comunità e delle tante imprese agricole della Capitanata che necessitano di manodopera. Il progetto della foresteria per lavoratori stagionali offrirà un alloggio dignitoso e sicuro, sviluppando azioni d’integrazione sociale, inserimento nel mercato del lavoro regolare e della promozione dei diritti umani e sociali. Esso sarà finanziato con le risorse regionali del PON Legalità 2014-2020 e del Programma operativo Legalità del Ministero dell’interno, per l’adeguamento logistico della struttura dell’ex Centro di accoglienza dei richiedenti asilo di Borgo Mezzanane. Grazie alle buone prassi e alle sinergie delle istituzioni regionali, provinciali e statali verrà rinvigorita quell’area di Capitanata Cel Comune di Manfredonia, tanto bistratta dal Caporalato per dare finalmente dignità ai lavoratori migranti.
di Grazia Amoruso