Le norme anti Covid-19 sono ormai uguali e praticate in gran parte dei Paesi europei, in cui è possibile visitare musei, mostre temporanee, esposizioni varie prenotandosi. Il MuseoLETTL ha circa 630 metri quadrati di spazio espositivo, sono consentiti 15 visitatori in contemporanea. Il museo, donato dall’artista alla città di Augsburg nel 1992, è aperto dal martedì al giovedì dalle 13.00 alle 17.00, mentre dal venerdì alla domenica dalle 11.00 alle 17.00, pertanto, ogni visitatore può prenotarsi telefonando o inviando una mail al seguente indirizzo di posta elettronica museum@lettl.de oppure cliccando: museum.lettl.de. Molti cittadini di Manfredonia, turisti italiani e stranieri presenti in Puglia, nell’estate del 2017 hanno avuto la possibilità di un “assaggio” dell’arte del maestro Wolfgang Lettl con 75 opere esposte alle ex-Fabbriche di San Francesco, in gran parte ispirate al territorio e alla città di Manfredonia e a quell’angolo del Golfo, gli Sciali, in cui si era ritagliato il suo villino sin dal 1975. Ma veniamo al tema dell’attuale mostra inaugurata il 9 marzo e in corso di svolgimento fino al 14 novembre prossimo. Le sculture di Margit Grüner si inseriscono a pieno titolo negli spazi museali con alle pareti i nudi di Lettl, per l’occasione di questa mostra meravigliosamente allestita con il contributo di Florian, figlio del Maestro, che è così legato alla nostra città da avergli donato la statua “Incontro al vertice” posta alla Rotonda. Sin dal primo “colpo d’occhio” affascinano con i loro incantevoli corpetti, cappelli originali ed elementi decorativi insoliti, quasi a voler vestire i nudi di Lettl, anteponendosi al surrealismo sapiente e personalistico del maestro. Nel corso dei suoi oltre 60 anni di attività artistica, Wolfgang Lettl si è più volte occupato del nudo femminile: Franziska, sua moglie, come ci confermano le tante opere surrealiste e postimpressioniste, è stata il suo modello fisico preferito. “In questa mostra in modo particolare vi sono nudi che vanno dagli anni 1967-2002. Per mio padre – conferma il figlio Florian – è sempre stata una sfida disegnare un nudo artisticamente e renderlo il soggetto della sua pittura surreale”. Wolfgang Lettl un giorno affermò: “Quello che mi piace di più dipingere è la pozzanghera. A parte il fatto che sono belle da dipingere, le pozzanghere hanno un significato profondo: erano i primi specchi dell’uomo primitivo. Prima di allora nessuno sapeva che aspetto avesse lui stesso”. Questo la dice lunga su come attraverso l’indagine del proprio io, l’artista possa divenire a comprendere i sogni. Sarebbe interessante poter approfondire un’indagine, cercare un confronto con la psicologia contemporanea che possa restituirci, anche attraverso la lettura dei testi e degli scritti pervenuti, la conoscenza di Lettl-uomo, di Lettl-surrealista.
di Arch. Francesco Sammarco