Giovedì 26 Dicembre 2024

Barone su misure straordinarie per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza Covid: “Con il ddl approvato ampliamo la platea dei beneficiari”

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Approvato all’unanimità in Consiglio regionale il disegno di legge n. 77 del 22/03/2021 con cui si va a modificare la legge regionale 12 del 2020 ‘Misure straordinarie per fronteggiare le conseguenze socioeconomiche derivanti dalla pandemia Covid-19’.

“Una modifica richiesta dai Comuni – spiega l’assessora al Welfare Rosa Barone – con cui sarà possibile ampliare la platea dei beneficiari delle misure di contrasto alla crisi economica dovuta alla pandemia. Ringrazio i consiglieri per aver colto l’importanza di questo provvedimento per migliaia di famiglie pugliesi”.

Con la legge regionale 12 del 2020 la Giunta regionale ha erogato e destinato ai Comuni pugliesi circa 10 milioni di euro. La norma prevedeva la non cumulabilità degli interventi previsti dalla norma regionale con altri interventi di sostegno previsti dalla norma nazionale.

“Un vincolo che nel tempo si è rivelato eccessivamente rigido, causando problemi nell’applicazione della legge. Molti cittadini raggiunti da misure nazionali di sostegno al reddito – continua Barone – pur restando in una situazione di grave crisi economica, si sono trovati infatti nell’impossibilità di ricevere questo ulteriore sostegno. Una situazione emersa anche dall’interlocuzione con l’Anci Puglia, che ha curato un report su queste misure. Per questo con gli uffici abbiamo presentato il disegno di legge approvato oggi, in modo da eliminare le criticità”.

Le modifiche da un lato ampliano la platea dei beneficiari delle misure, dando la priorità ai nuclei familiari che non hanno beneficiato di altri interventi, ma non escludendo gli altri, che pur beneficiando di misure di sostegno, necessitino di ulteriori interventi di sostegno urgente. La seconda modifica invece agevola quei Comuni che, per problemi organizzativi e amministrativi, risultino in difficoltà rispetto all’attuazione di questa misura e decidano di usare le risorse nel quadro della cornice più ampia degli interventi di contrasto alla povertà già attivati con i Piani Sociali di Zona, delegando la gestione della misura all’ambito.

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