Giovedì 26 Dicembre 2024

Monitoraggio, Sardegna in arancione, Valle d’Aosta rossa. Puglia resta arancione

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Aumenta leggermente l’indice di replicazione dei contagi (era a 0,81 la settimana scorsa), scende invece l’incidenza. Nessun cambiamento per Puglia, Calabria, Sicilia e e Basilicata. Altre 14 regioni in giallo

La Sardegna passa da rossa ad arancione. Rimangono arancioni Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. Tutte le altre Regioni e Province autonome sono in area gialla. Lo comunica il ministero della Salute, annunciando che il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio.

Nella settimana delle riaperture, dalla cabina di regia arrivano segnali in chiaroscuro: l’indice Rt, dopo oltre un mese, torna a risalire e si attesta oggi a 0.85, mentre l’incidenza risulta nuovamente in discesa e si contano, secondo il monitoraggio odierno, 146.4 casi ogni 100.000 abitanti.

In questo quadro, la gran parte delle regioni confermerà lo stato attuale. I cambi saranno due e riguarderanno la Valle d’Aosta, verso il rosso, e la Sardegna in arancione. Mentre la Campania, in bilico fino all’ultimo, resterà in zona gialla. Nel corso della giornata si terrà la consueta riunione della Cabina di regia per analizzare i dati del monitoraggio settimanale dei territori, sulla base dei quali il ministro della Salute firmerà le ordinanze sul cambio di colori in vigore da lunedì 3 maggio.

I dati del monitoraggio

Dopo oltre un mese, l’indice di riproduzione del virus riprende a crescere, seppur di poco. Oggi l’Rt è pari a 0,85, una settimana fa era a 0,81. Continua invece la tendenza positiva per quel che riguarda l’incidenza: siamo a 146.4 ogni 100.000 abitanti, nel monitoraggio precedente la stima arrivava a 157,4. Ma nonostante questa diminuzione e una campagna vaccinale che finalmente ieri ha sfiorato quota 500.000 mila somministrazioni in un giorno, è ancora molto lontano l’orizzonte dei 50 casi su 100.000, che permetterebbero di riprendere l’attività di tracciamento.

Migliora anche il quadro ospedaliero. Come si apprende dalla bozza del monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità, il tasso di riempimento delle terapie intensive è ancora sulla soglia critica, al 30 per cento, ma diminuiscono i pazienti che hanno bisogno di ricorrere ai ventilatori: da 3.151 di una settimana fa ai 2.748 di oggi. Quanto alle aree mediche, il tasso di riempimento scende al 32 per cento (il limite d’allerta è fisso al 40) con un numero di ricoveri che scende da 23.255 a 20.312.

Sardegna in arancione e Valle d’Aosta in rosso. I nuovi colori delle regioni
Da lunedì la Sardegna, che già settimana scorsa presentava dati incoraggianti, si colorerà di arancione dopo 3 settimane in rosso (la norma prevede infatti che prima di abbandonare la zona rossa, ogni territorio faccia registrare numeri da fascia inferiore per almeno due monitoraggi), raggiungendo Calabria, Basilicata, Sicilia e Puglia.

Quest’ultima, con un Rt a 0,92 sperava di tornare in giallo, ma dovrà attende ancora una settimana almeno, prima di riaprire bar e ristoranti.

Discorso inverso per la Valle d’Aosta che sarà l’unica regione in zona rossa: secondo le anticipazioni della Cabina di regia ha un’incidenza che supera il limite di 250, un dato che automaticamente comporta il massimo delle restrizioni. Si salva invece la Campania, che rischiava di retrocedere dal giallo all’arancione: l’Rt supera il valore limite di 1, ma secondo gli esperti del ministero è per ora classificata tra i territori con rischio basso.

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