Ecco la proposta progettuale da candidare a finanziamento nel Recovery Fund. Realizzato con isorisorse anche un fotoracconto per cercare di smuovere le coscienze.
Non si può assistere impassibili, inerti, disinteressati allo scempio scellerato che si sta perpetrando a danno di un’opera che inneggia all’amore per la propria amata, ma anche alla bellezza di questa terra fin troppo martoriata da episodi di cronaca nera, a quella dei suoi frutti e dei suoi sapori, al paesaggio, al clima e all’ambiente circostante.
Alla vita che popola questi luoghi, a quanti potranno popolarla un giorno.
Il Commissario Straordinario dell’ASP “S.M.A.R.” di Manfredonia, Giacomo Francesco Forte non vuole assolutamente arrendersi e con lui i dipendenti dell’Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona che ricevette in donazione “Villa Rosa”, con il vincolo di destinazione a struttura socio-sanitaria per il clero, gli anziani, i disabili.
“Abbiamo recuperato un progetto bellissimo con l’intento di implementarlo e attualizzarlo; lo stiamo illustrando a tanti e proponendolo ove possibile per candidarlo a finanziamento, non avendo la ASP le risorse necessarie per realizzarlo. Il 25 marzo è stato inviato al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna per sottoporre la proposta progettuale tra quelli potenzialmente finanziabili nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Abbiamo adottato una delibera per ufficializzare la stessa proposta anche al Governo e alla Regione Puglia. Abbiamo cercato di coinvolgere il mondo dello spettacolo affinché si possano accendere delle luci eccezionali su questo “palco”. Abbiamo coinvolto il mondo politico e Istituzionale, inviando loro la scheda di fattibilità del progetto e una sintetica relazione tecnica. Ringraziamo quanti ci hanno già fatto pervenire la loro solidarietà e promessa d’impegno, come l’Assessora regionale al Welfare Rosa Barone che sembra sia stata stregata da quei luoghi e che quasi ogni giorno si informa, si documenta sulle possibili soluzioni, le cerca insieme a noi, ci invita a non mollare pur consapevole delle enormi difficoltà che si stanno incontrando. Non ci siamo arresi, per amore di quell’opera, di tutto ciò che la circonda, per le bellezze naturali di una terra straordinaria sotto il profilo naturalistico, architettonico, storico e culturale; abbiamo ripercorso la sua storia senza escludere il suo tremendo degrado, umiliante per ogni essere umano che ama la vita. Abbiamo voluto sognare, immaginare che un giorno, il sogno si avveri e che “Villa Rosa” torni al suo antico splendore, a regalare a questo territorio ciò che l’incuria, l’inciviltà, l’insensibilità, il mostro del non amore per la propria terra ha miserabilmente tolto. Abbiamo così, ripercorso a piedi gran parte del territorio, incantandoci, cercando di raccontare il tutto, compreso le emozioni, attraverso un “racconto fotografico” (www.progettovillarosa.wixsite.com/2021). Abbiamo revisionato il materiale oggi esistente, soprattutto in rete, raccogliendo storie, aneddoti e realizzando una piccola mostra virtuale che invitiamo tutti, ma proprio tutti, a condividere e a visitare. Smuoviamo le coscienze, aiutiamo “Villa Rosa”, aiutiamo noi stessi e ciò che ci circonda!”
IL PROGETTO
Il progetto “Villa Rosa”, redatto dall’arch. A. D’Apolito ed in via di implementazione, è stato inviato al Governo, alla Regione, a Senatori e Deputati, ad Europarlamentari, ad Assessori e Consiglieri regionali e ai Commissari/Sindaci dei Comuni interessati: Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo (al mondo politico e Istituzionale che rappresenta, ad ogni livello, questo territorio, questa collettività).
Il progetto, di ampie vedute strategiche, mira innanzitutto a soddisfare la volontà dei donatori prevedendo una struttura ricettiva per anziani e disabili. Lo fa, attraverso un restauro architettonico che ne valorizza il pregio, il recupero di un immobile, unico esempio di architettura ecclettica dei primi anni del ‘900, presenti nella regione Puglia (l’eclettismo è uno stile architettonico del diciannovesimo e del ventesimo secolo in cui un singolo pezzo di lavoro incorpora una miscela di elementi di precedenti stili storici per creare qualcosa di nuovo e originale. Nell’architettura e nell’interior design, questi elementi possono includere elementi strutturali, mobili, motivi decorativi, distinti ornamenti storici, motivi culturali tradizionali o stili di altri paesi, con la miscela solitamente scelta in base alla sua idoneità al progetto e al valore estetico complessivo), e che, visti i vincoli a cui fortunatamente è sottoposta l’opera, con una riqualificazione paesaggistica di una rete di tratturi interni disposti secondo un impianto ben progettato e basato sul cardo e decumano (negli accampamenti e nelle città romane si chiamava cardo la strada che li attraversava da nord a sud. Il cardo si intersecava con il decumano, cioè le strada che attraversava l’accampamento o la città in direzione est-ovest). Una riqualificazione da ottenere mediante la realizzazione di un Parco Naturale Extraurbano che ha lo scopo di preservare e valorizzare la Steppa Pedegarganica ivi presente (paesaggio unico nel continente europeo. Substrato geologico costituito da calcari del Cretacico e del Giurassico superiore. L’area ricade nella più estesa area di minime precipitazioni dell’Italia peninsulare. Il sito include le are substeppiche più vaste della Puglia con elevatissima biodiversità e una serie di canyon di origine erosiva che ospitano un ambiente rupestre di elevato interesse naturalistico con rare specie vegetali endemiche e di elevato interesse fitogeografico), tutelare la biodiversità presente attraverso un centro di recupero e ripopolamento animali selvatici ed un giardino botanico per la salvaguardia di alcune specie in via di estinzione, presenti solo sul promontorio del Gargano. A tal fine verrebbero attuate anche le previsioni del piano regolatore comunale, che ha destinato l’area di pertinenza di “Villa Rosa”, a “servizi d’interesse territoriale”. L’ASP “S.M.A.R.” potrebbe, così, offrire alle comunità del territorio e ai turisti, i prodotti ricavati dall’oliveto-mandorleto che circonda “Villa Rosa” ed utilizzare il ricavato per scopi benefici e in particolar modo destinarlo alla ricerca (a tale scopo, il progetto prevede anche dei laboratori specifici). Gli stessi ospiti della struttura potrebbero contribuire, con il loro operato e con l’aiuto e l’esperienza degli agricoltori anziani, alla tenuta del fondo. Si eviterebbe, così, l’isolamento per le persone che in realtà sono ricche di esperienze e quindi pronte a donare e nello stesso tempo, bisognose di contatti con la collettività e di opportunità di reinserimento in una comunità che in precedenza, rappresentava la loro quotidianità.
Inoltre, è previsto anche il collegamento con il territorio circostante e precisamente con il Parco di Lama Scaloria situato in asse con “Villa Rosa” (parco realizzato ultimamente dal Comune di Manfredonia mediante finanziamenti europei) al fine di collegare realmente “la montagna al mare”. Un asse che potrà essere utilizzato dalla collettività per attività ginniche e all’aperto, anche a completamento di percorsi naturalistici molto graditi dai turisti locali e non, soprattutto negli ultimi anni.
Un collegamento del parco con un’aria più vasta che comprende i comuni di Manfredonia, San Giovanni R., Monte S. Angelo e Mattinata. Un collegamento del parco alla rete del turismo presente nei tre poli principali del turismo garganico. Poli da collegare realmente fra loro attraverso un breve asse viario.
L’intervento progettuale intende favorire tale scopo mediante il completamento dello stesso in modo da instaurare una rete tra i suddetti tre comuni; una rete che potrà favorire un percorso turistico dove in ogni polo il turista potrà scoprire le peculiarità dello specifico paese; un tour ideale in cui il parco assumerebbe una posizione centrale, di cerniera, di sosta per meglio comprendere ed assimilare le peculiarità offerte dal territorio.
Il progetto è già stato approvato sai seguenti Enti:
- Sovraintendenza dei beni culturali e architettonici della Puglia;
- Ufficio tecnico del comune di Manfredonia;
- Parco nazionale del Gargano.
Insomma, un progetto multisettoriale, che abbraccia il “Sistema Salute e la sua innovazione in termini di assistenza e modernizzazione del SSN”, il “Green Deal” e che coccola le bellezze naturalistiche e architettoniche della nostra terra. Un progetto che punta a stimolare e rinvigorire il turismo balneare, montano, naturalistico, ovvero lento e green, educativo, enogastronomico, religioso e, perché no, anche sanitario.
Chiunque può, ci aiuti a salvare “Villa Rosa”
COMUNICAZIONE ASP “S.M.A.R.