Il mondo della cultura e dello spettacolo italiano è un sistema composito e variegato, che presenta diversi comparti all’interno di un ambito più generale. Un mondo che, sin dall’inizio della pandemia, è rimasto al palo senza poter svolgere attività e ricevendone ovviamente gravi danni e nocumenti.
“Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria il Governo ha mostrato sensibilità verso il settore – ha esordito in Aula l’On. Antonio Tasso presentando la proposta – ma le misure che sono
state adottate in questi mesi non hanno però preso in considerazione tutti i settori di questo comparto”. Il chiaro riferimento è anche ad alcune figure tecniche coinvolte nell’allestimento di
spettacoli ed eventi culturali, non interessate da nessuna forma di ristoro o sostegno. Di fatto si è verificata una sperequazione di trattamento all’interno del considerato ambito
culturale e dello spettacolo.
Il Governo, presente alla seduta parlamentare con la Sen. Stefania Nisini, Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, ha accolto e approvato l’ordine del giorno presentato dal
Vice Presidente del Gruppo Misto unitamente all’On. Mario Alejandro Borghese. L’obiettivo di questa iniziativa è realizzare un Censimento Capillare del Comparto Cultura e Spettacolo, anche al fine di dar vita ad un tavolo permanente del settore, che agisca di concerto con gli Enti locali allo scopo di redigere un piano di sostegno economico per tutte le realtà operanti nella cultura, nell’intrattenimento e nello spettacolo, incluse le attività accessorie.
“È necessaria e non più procrastinabile la creazione di una vera e propria Comunità della Cultura e dello Spettacolo – ha concluso Tasso – che si stringa intorno ad una causa comune, unendo forze e oneri. Il censimento capillare del Comparto sul territorio genererà una mappatura dei danni diretti e indiretti causati finora dalla pandemia. In questa fase tale azione può essere utile per misure mirate di sostegno e rilancio del settore, con una visione delle richieste di aiuto unitaria e valida per tutti”.