Domenica 22 Dicembre 2024

Via libera al progetto sul porto industriale di Manfredonia. Piemontese: “Banco di prova decisivo per la stagione di investimenti che sta per aprirsi”

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Parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al progetto da 120 milioni di euro

 

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha espresso parere favorevole con prescrizioni al progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione del Porto Alti Fondali di Manfredonia. “Un via libera molto incoraggiante per le strategie dell’intera Puglia che, con il ripristino di un’infrastruttura che, nel 1970, era considerata tra le migliori in Europa, riconquisterebbe una dotazione decisiva per la logistica integrata tra mare e terra”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Programmazione unitaria e alle Infrastrutture, Raffaele Piemontese, commentando gli esiti dell’adunanza in cui, stamattina, sono stati discussi gli ultimi elementi tecnici di un intervento incluso tra i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza che attiva le risorse del Recovery Plan.

Il progetto di fattibilità tecnico-economica, come il Nuovo Codice degli Appalti ridefinisce l’ex progetto preliminare, stima in 120 milioni di euro le risorse necessarie per la profonda riqualificazione necessaria a un’infrastruttura che si snoda nel Golfo Manfredonia per due chilometri e si articola in cinque banchine.

“Insieme al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, e al presidente del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Foggia, Agostino De Paolis, stiamo lavorando con pragmatismo e attenzione a un potenziale che è tornato a manifestarsi promettente proprio durante l’esplosione, l’anno scorso, dell’emergenza COVID-19, che ha generato più traffico sui porti minori”, spiega il vicepresidente della Regione Puglia, sottolineando “quale rilievo anche simbolico abbia il porto industriale di Manfredonia nella storia economica della provincia di Foggia il cui sistema istituzionale e economico-sociale, non a caso, lo ha costantemente indicato tra gli obiettivi di sviluppo definendolo ‘porto della Capitanata’; oggi abbiamo gettato le fondamenta perché recuperi un ruolo forte nell’Adriatico”.

 

Dopo oltre 40 anni di manutenzione pressoché nulla, al Bacino Alti Fondali serve un profondo consolidamento della struttura in modo da conservare l’opera e conferirle una maggiore capacità di utilizzo. In particolare i lavori si preoccuperanno di risanare le opere in calcestruzzo armato e di migliorare il comportamento dell’infrastruttura in caso di terremoti.

La realizzazione del porto industriale, a servizio dell’Area di Sviluppo Industriale di Foggia, ebbe inizio nel 1971 sulla scorta del progetto voluto dalla Cassa del Mezzogiorno e si protrasse sino al 1978. Tra il 2002 e il 2009 fu elaborato un progetto definitivo che non passò al vaglio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Il nuovo progetto esaminato nell’adunanza di stamattina, in cui erano presenti il dirigente Raffaele Landinetti e i tecnici della Sezione Lavori Pubblici della Regione Puglia, è il frutto di un’attività svolta tra il 2019 e il 2020, a partire dallo studio del progetto originario del 1970 e di una nuova campagna di indagini realizzata sempre tra il 2019 e 2020. Tutti gli interventi proposti mirano principalmente all’obiettivo di incrementare la “capacità” delle strutture esistenti su tutti i corpi del Bacino Alti Fondali, in termini di resistenza, rigidezza e durabilità. La nuova carreggiata è dimensionata in modo da essere in grado di portare carichi anche maggiori di quelli previsti nel progetto originario, potendo quindi essere utilizzata per il transito di trasporti eccezionali ed evitando conflitti fra traffico in entrata e traffico in uscita.

L’analisi dell’intervento sul porto industriale di Manfredonia è stata anche l’occasione in cui, per la prima volta, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si è espresso su un progetto di fattibilità tecnica ed economica e non su un progetto definitivo, come ha stabilito il cosiddetto Decreto Semplificazioni del 2020.

“Anche per questo aspetto legato alla semplificazione delle procedure degli investimenti su grandi infrastrutture pubbliche – conclude Piemontese – questo sul Porto Alti Fondali di Manfredonia è un banco di prova interessante in vista della stagione che sta per aprirsi con il Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza e con la nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027”.

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