Calo demografico in Italia e in Puglia
L’ultimo anno è stato, per il mondo intero, probabilmente il più difficile dal dopoguerra. Il 2020 verrà ricordato dalla storia come l’anno della pandemia globale. Una pandemia che ha messo in ginocchio sistemi sanitari, scolastici, sociali, economici. Anche dal punto di vista demografico, in modo particolare per il nostro Paese, il 2020 verrà ricordato come un anno assai infelice. Rispetto al 2019 i decessi nazionali sono aumentati del 17,6% e la popolazione italiana è calata dello 0,6%. Un dato certamente preoccupante, in una nazione nella quale nascono sempre meno bambini, è l’ulteriore calo delle nascite segnato nell’ultimo anno: -3,8% di nascite, con 16.000 bambini nati in meno rispetto al 2019. Il calo demografico non ha risparmiato le grandi aree urbane. Nelle 14 città metropolitane italiane la popolazione è calata quasi ovunque, tranne che a Milano e Bologna. Anche la città metropolitana di Bari, quinta per popolazione dopo quelle di Roma, Milano, Napoli e Torino, ha registrato una flessione demografica, con il capoluogo che registra un calo demografico del 4,1% rispetto all’anno precedente. In generale, in Puglia la popolazione è scesa al di sotto dei 4 milioni di abitanti, in triste linea con la gran parte delle regioni italiane. La nostra città al 31 dicembre 2020 registrava 55.029 abitanti, una popolazione quasi identica a quella di Cerignola, che però già dal 2019 ha nuovamente ceduto a Manfredonia il posto di seconda città della provincia, dopo la città di Foggia, che al 31 dicembre 2020 registrava 148.301 abitanti. Assai più significativo il calo demografico di San Severo, la città dell’Alto Tavoliere al 31 dicembre 2020 contava 48.856 abitanti. La speranza è che questa pandemia, che ha profondamente segnato e stravolto le vite di tutti, possa portarsi alle spalle e che quanto prima nel nostro Paese si possano registrare meno decessi e molte più nascite.
Giovanni Gatta
Sono emigrato per lavoro nel 1995 e dopo 26 anni leggo che la popolazione è calato. Qualcuno si chiede il perché? L’unico cambiamento visto è stata la rivalutazione estetica, che personalmente non sono in grado di apprezzare. Probabilmente manca una politica territoriale poco orientata allo sviluppo sia turistico che industriale. Forse si attende sempre l’imprenditore esterno per fare le cose. Penso che di potenziali imprenditori in loco ce ne sono, ma il primo deve essere il comune. Sinceramente vedo il mio bel Paese senza futuro, dedistanto a diventare un paese fantasma…