Martedì 5 Novembre 2024

Nove tesori da scoprire a Manfredonia, in Puglia. E un “Inno alla vita” per celebrarli al meglio

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Manfredonia, una città di 55mila abitanti, immediatamente a sud del promontorio del Gargano, che non compare spesso negli itinerari turistici. “Eppure è ricchissima d’arte e di storia” spiega il console Touring Michele De Meo. “Un tempo era un riferimento per la provincia e anche per la Puglia”. Per valorizzare il suo patrimonio ecco allora un’idea originale: il Club di Territorio di Manfredonia del Touring Club Italiano insieme al Gal DaunOfantino ha pensato di realizzare una serie di filmati che potessero mostrare le bellezze della città e insieme celebrarle con un accompagnamento musicale. “L’iniziativa è nata in occasione dell’ultima Pasqua. In occasione della domenica di Resurrezione, abbiamo chiesto ad amici musicisti di esibirsi davanti o all’interno di nove location identitarie di Manfredonia e del suo Comune. E abbiamo nominato il progetto Inno alla Vita“. Il successo è stato immediato, con migliaia di visualizzazioni sui canali web e social.

“La nostra speranza è quella che l’iniziativa invogli la cittadinanza a rialzarsi, perché Manfredonia deve ritornare quel punto di riferimento che era un tempo” continua De Meo. “Veniamo da un periodo difficile, tra la pandemia e il commissariamento del Comune. Noi cerchiamo in ogni modo di ripartire dal bello della nostra città: stiamo lavorando per esempio perché i beni che vedete nei video possano essere visitabili nella prossima estate”. Il Club di Territorio ha firmato anche un Patto di promozione e un Manifesto con molte altre associazioni locali, Manifesto che inizia con queste parole: “Una città che non ha paura di sbagliare, che si tuffa in mare anche quando non si vede il fondo, che in mezzo alla tempesta non dimentica di cercare l’arcobaleno, che non ha paura di quello che non conosce e ha cura e rispetto di quello che conosce, che guarda al domani, ma agisce oggi“.

Il progetto Inno alla vita è stato realizzato in collaborazione con Direzione Regionale Musei Puglia, Curia Diocesana Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, Patto di Promozione di Manfredonia, Manfredonia in Rete, Associazione La Traccia Nascosta a.p.s., Coworking Smart Lab, Ilsipontino Net. Ecco dunque i nove tesori da scoprire a Manfredonia, in Puglia.1. CASTELLO ARAGONESE E MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE

L’attrazione più importante di Manfredonia, passata nel secolo scorso da una economia agricola a una industriale, è il Castello, ottimo esempio di architettura difensiva svevo-angioina (il fondatore della città fu proprio Manfredi, figlio di Federico II). Presenta quattro torri angolari, tre cilindriche e una quadrilatera, oltre al mastio centrale sopraelevato, che successivamente venne riadattato in base alle mutate esigenze difensive cinquecentesche. Ospita il Museo archoelogico nazionale del Gargano, esaustiva documentazione sui popoli dauni del promontorio, tra cui spicca la celebre collezione delle misteriose stele daune.

2. CHIESA DI SANTA CHIARA
Originariamente annessa al convento delle Clarisse, eretto dalla gentildonna Isabella de Florio nel 1592, la chiesa dedicata a Santa Chiara si apre sulla via omonima con due portali sormontati da nicchie dove sono collocate le statue di San Francesco e Santa Chiara. Ma è l’interno a stupire: una sola grande navata con volta a botte intramezzata da costoloni, lunette e lesene, con ricchi motivi decorativi a stucco ispirati allo stile barocco settecentesco, altari policromi in marmo e legno dorato. Al centro del presbiterio c’è l’altare maggiore: sulla parete frontale una nicchia, dalla ricca cornice, accoglie la statua in legno finemente intarsiato di S. Chiara di Assisi.

3. CHIESA DI SAN BENEDETTO
È ubicata nel cuore del centro storico. Si presenta con una planimetria semplice, ricavata dove una volta sorgeva l’antico Palazzo Pretoriano, edificio utilizzato per l’amministrazione della giustizia; qui si insediarono le monache celestine della SS. Annunziata avendo perduto, nei pressi del castello, il loro monastero. Il palazzo fu quindi trasformato in chiesa con lo svuotamento delle vecchie strutture interne. Lungo le pareti sono ricavati quattro altari corredati da tre tele ed un crocifisso probabilmente seicentesco.

A Manfredonia sono da visitare anche altre chiese: per esempio la Cattedrale, che conserva notevoli sculture, e la gotica chiesa di San Domenico, della fine del XIII secolo.

4. MUSEO DIOCESANO
Allestito negli antichi ambienti sotterranei dell’Episcopio di Manfredonia, il Museo Diocesano accoglie e costudisce i più significativi oggetti legati al genio e alla spiritualità della Chiesa sipontina. L’allestimento ripercorre i momenti più significativi: dal secolo V, dominato dalla figura del santo vescovo Lorenzo, per passare al secolo della riconquistata autonomia della Diocesi (sec. XI) e alle sezioni moderne costituite dalla sala della liturgia e dalla sala dedicata alla figura dell’arcivescovo Orsini, papa Benedetto XIII.

5. PORTO TURISTICO MARINA DEL GARGANO
Per una passeggiata rilassante sul mare, niente di meglio di quella sopraelevata presso il Porto Turistico di Manfredonia, denominato “Marina del Gargano” e inaugurato nel 2013. Si trova adiacente al centro storico ed al Lungomare del Sole di Siponto. Ospita circa 750 posti barca con pontili attrezzati, oltre ad aree verdi, Yacht Club e Base Nautica, piscina e solarium, attività e servizi commerciali.

6. LARGO DIOMEDE
Uno spazio prospiciente il mare e vicino al Castello, rinnovato totalmente nel 2017.

7. ABBAZIA DI SAN LEONARDO IN LAMA VOLARA (SIPONTO)
Un gioiello romanico, la chiesa abbaziale di San Leonardo di Siponto o di Lama Volara, a 10 km dalla città, che risale alla fine dell’XI secolo o all’inizio del successivo. Passata a vari ordini, venne abbandonata dai francescani nel XIX secolo, per essere restaurata e riaperta solo alla metà del successivo. L’esterno è percorso da archetti e mensole e scandito da lesene; la funzione di facciata è svolta dal fianco sinistro, che è anche l’accesso principale: qui si trova un portale imponente, riccamente decorato e incorniciato da un baldacchino che risale alla prima metà del XIII secolo (il bassorilievo rappresenta Cristo in mandrola sorretta da due angeli). L’interno è a tre navate; da ammirare il piccolo rosone, in realtà un foro gnomonico (una grande meridiana che riflettendo la luce del sole in vari punti della chiesa segnala ogni anno solstizi ed equinozi).

8. PARCO ARCHEOLOGICO DI SIPONTO E CATTEDRALE DI SANTA MARIA
Dello splendore dell’antico centro dauno di Siponto restano la magnifica Cattedrale di Santa Maria (uno dei massimi documenti di romanico pugliese) e l’attiguo parco archeologico. Curiosa e sfortunata la sorta dell’abitato a una decina di chilometri da Manfredonia: nel XII secolo dalla sua Diocesi dipendedevano tutti i già frequentatissimi santuari del Gargano, ma nel secolo succcessivo fenomeni di bradisismo e terremoti la distrussero quasi per intero, obbligando i superstiti della malaria a trasferirsi a Manfredonia. Nel 2016 un giovane artista milanese, Edoardo Tresoldi, ha realizzato una “leggerissima” e quasi impercettibile struttura metallica permanente alta circa 14 metri a richiamare idealmente i volumi dell’antica basilica paleocristiana in continuazione con l’attigua cattedrale medievale.

9. OASI LAGUNA DEL RE
Alle porte di Manfredonia, nel Parco Nazionale del Gargano, sorge un’area naturalistica dell’estensione di circa 56 ettari denominata “Oasi Laguna del Re” in cui sono presenti specchi d’acqua, strutture per l’avvistamento dell’avifauna delle zone umide, pontili e sentieri percorribili a piedi ed in bicicletta. Un’area naturale di straordinaria bellezza paesaggistica e ricca di biodiversità, insieme a quella del Lago Salso, residuo del vasto sistema lagunare che si estendeva un tempo nell’area, prima delle bonifiche.

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