Giovedì 21 Novembre 2024

La ri-Fondazione di Manfredonia

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“Lo mese d’Abrile lo iurno de Santo Giorgio re Manfredo fuie mperzona à desegnare lo pedamiento de le mura et a squadrare le strade de Manfredonia, et de lo ditto mese Anno Domini 1256 fuie posto la prima preta nchella Città, e se accommenzaie a frauecare de la banna de leuante, et ce lavorare chiù de setteciento huommene”. La nostra Manfredonia, il 23 aprile 2021 celebra il 765° anniversario dalla sua fondazione per mano di quel giovane Re Manfredi, che proseguendo l’opera dello stupor mundi, in termini di innovazione ed efficientemente amministrativo, culturale e di integrazione di popoli e saperi, stabilì, proprio qui, la nuova città. Laboratorio e modello logistico e industriale, proprio sulla Via Sacra, abbastanza vicino all’antica Siponto eppure in una zona a minor rischio idrogeologico, si direbbe oggi. E Re Manfredi, sul 42° parallelo fondò la razionalissima, moderna e multiculturale Manfredonia con il suo rivoluzionario “agriporto” per poter dare transito alle tante produzioni agricole della Capitanata. Già all’epoca, il porto di Manfredonia, infatti, era una fucina politica ed economica per le monarchie. Con la battaglia di Benevento del 1266, dove perse la vita, Re Manfredi consegnò le chiavi della città a Carlo I d’Angiò che voleva ribattezzarla Nuova Siponto. I sipontini vollero invece continuare ad onorare quel Re che sognava di farla diventare una delle più belle città del mondo, continuando a chiamarla Manfredonia. Una ricorrenza, quella della fondazione, che quest’anno, probabilmente, non vedrà alcun evento commemorativo. Non si terrà la rievocazione storica organizzata negli ultimi anni che ci permetteva di respirare i tempi del Medioevo: di quella vita fatta di essenzialità ma difficili per la sopravvivenza: malattie e guerre, le pandemie come peste e colera. Un periodo lontano, eppure simile a quello che stiamo vivendo, a cui ispirarci per vivere maggiormente il rapporto con la terra ed il mare, fonti di sostentamento, ieri e oggi. Dobbiamo venir fuori da questa pandemia così com’è stato per i nostri antenati che hanno dovuto affrontare carestie, malattie e migrazioni. Occorre cogliere l’occasione dell’imminente riorganizzazione politica per ricostruire non solo gli organismi politici ma anche, e soprattutto, quelli sociali: ponendo nuove basi, rinnovate spinte ideali e morali. Dobbiamo rifondare Manfredonia partendo dalle sue origini: porto, razionalità, bellezza, cultura, natura ed integrazione, su vere basi di comunità ponendo le diverse visioni e le comuni necessità in un unico progetto collettivo per la città. Buon compleanno di ri-nascita Manfredonia!

Raffaele di Sabato

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