Martedì 19 Novembre 2024

Colori Regioni, solo tre restano in rosso (Puglia compresa). La Campania diventa arancione. L’Rt scende a 0,85

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Pochi spostamenti questa settimana. Circa metà del Paese ha numeri da zona gialla, che però fino a maggio è stata cancellata. Gli esperti: ospedali ancora sotto pressione

Resteranno rosse tre Regioni dopo la Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute di oggi. La Campania infatti passa in arancione dall’inizio della prossima settimana perché migliora il suo Rt e migliora anche l’Incidenza settimanale per 100mila abitanti (238 casi). Per quanto riguarda l’Rt nazione scende a 0,85 rispetto allo 0,92 della scorsa settimana. L’incidenza nazionale scende invece a 179. Ci sono soltanto sette Regioni che hanno un Rt superiore a 1 (con Campania e Liguria che si fermano a quel valore). Se si osserva però l’intervallo inferiore dei due che si usano per calcolare la media del fattore di replicazione, il numero cala a 3 (Sicilia, Val d’Aosta e Sardegna). Insomma, ovunque c’è un calo della circolazione del coronavirus.

 

Solo tre ancora in rosso
Resteranno invece per un’altra settimana nello scenario con più restrizioni, a cominciare dalla chiusura dei negozi e dal divieto di visite ad amici e familiari, la Valle d’Aosta (incidenza a 319), la Puglia (260) e la Sardegna. Quest’ultima a causa dell’indice di replicazione (fattore Rt), visto che l’incidenza nel suo caso è 160, comunque oltre il triplo di quel 50 sotto il quale era scesa alcune settimane fa finendo addirittura in zona bianca, unica Regione ad averla sperimentata.

 

Undici regioni con dati da zona gialla
Tutte le altre 16 Regioni (e le due Province autonome) italiane sono in zona arancione, anche se una buona parte, 11 più le 2 province, hanno numeri che le terrebbero in giallo. Come noto quella zona è stata esclusa dall’ultimo dpcm per proteggere il Paese dalla alta diffusione della pandemia dovuta anche alle varianti. Quindi dovranno ancora aspettare, a meno di cambiamenti di rotta del governo che rappresenterebbero colpi di scena, le Province di Trento e Bolzano (incidenza a 128 e 87), l’Abruzzo (122) la Calabria (183), l’Emilia-Romagna (182), il Friuli Venezia Giulia (156), il Lazio (161), la Lombardia (163), le Marche (155), il Molise (88), il Piemonte (204), l’Umbria (102) e il Veneto (134).

Gli esperti: ancora alto il tasso di occupazione dei posti letto
La Cabina di regia sottolinea che resta alto il numero di Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o nelle aree mediche. Sopra la soglia critica sono 14 Regioni contro le 15 della scorsa settimana. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica (39%), anche se il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.743 a 3.526. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è anche sopra lasoglia critica (41%) ma in diminuzione. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 29.337 a 26.952”.

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