La scrivente esprime forti perplessità e preoccupazioni in merito all’attuale carenza di personale infermieristico e oss per l’assistenza domiciliare ai pazienti positivi al Covid 19 sul territorio di Manfredonia (Fg).
Con il decreto legge del 9 marzo 2020, in concomitanza con il Dpcm che decretava il lockdown, sono state istituite le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) per sgravare gli ospedali dall’afflusso di pazienti con sintomi lievi, che quindi potevano essere curati e assistiti a casa. Il compito dell’Usca infatti dovrebbe essere quello di seguire a domicilio i pazienti ammalati di Covid-19 secondo protocolli sanitari condivisi, ricorrendo all’ospedalizzazione solo nei casi che effettivamente necessitano di ricovero, evitando di fatto di congestionare le strutture stesse. Ma purtroppo il servizio com’è attualmente strutturato sul nostro territorio non riesce a garantire un’assistenza adeguata a tutti i pazienti a causa della carenza di personale infermieristico e di operatori socio sanitari. Questo disagio si ripercuote sulla vita dell’intero nucleo familiare e tanti nostri concittadini sono costretti a rinunciare al lavoro e a fronteggiare spese economiche che non tutti hanno la possibilità di sostenere. Inoltre se un caregiver dovesse contrarre, malauguratamente, il Covid, come già si è verificato, questi pazienti sono in uno stato di completo abbandono.
Con questa nostra nota esortiamo il Presidente Emiliano, l’assessore Lopalco e la Direzione Generale della ASL di Foggia ad attuare provvedimenti concreti, immediati e tangibili per non lasciare solo nessun paziente. Chiediamo equità e continuità nell’assistenza, maggiore ascolto dei bisogni delle famiglie e interventi mirati per colmare le carenze di personale sanitario, solo in questo modo riusciremo a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel dell’epidemia e del servizio di assistenza domiciliare in favore dei pazienti più fragili.
Progetto Popolare Manfredonia
Il coordinatore
Giuseppe Facciorusso