Giovedì 21 Novembre 2024

‘Manfredonia in Azione’: “Società Terminal 107 DCM S.r.l. inattiva richiede concessioni per investimenti da 300mln euro. Com’è possibile?”

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Chi fino a pochi giorni fa era a conoscenza della società Terminal 107 DCM S.r.l. alzi la mano.

Eppure, è la società che ha chiesto il rilascio della concessione demaniale, con contestuale autorizzazione alla occupazione anticipata, quale terminalista, ed in via esclusiva, della banchina A5, per un periodo di venticinque (25) anni.

Interessante notare che la richiesta è stata inoltrata all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale in data 15/12/2020.

Niente di che se non fosse che la suddetta Terminal 107 DCM S.r.l., con sede legale a Foggia in Corso Benedetto Cairoli 37, è una società costituita il 12/10/2020 ed iscritta al Registro delle Imprese in data 21/10/2020 con capitale sociale di euro 10.000.

I soci della suddetta società sono i seguenti:
⮚ Seasif Holding Limited titolarie del 90% delle quote societarie avendo versato euro 9.000;
⮚ Joistone Holdings Limited titolare del 10% delle quote societarie avendo versato euro 1.000.
Le società sopra menzionate hanno sede in quel di Cipro ed entrambe fanno capo all’ing. Franco Favilla, assurto recentemente agli onori della cronaca locale.

La Joistone Holdings Limited, il cui azionista al 100% è l’ing. Franco Favilla è una società attiva dal 2008 con un capitale sociale di euro 1.000, ma delle cui attività non si riescono a recuperare documenti ufficiali.

Stando a quello che riporta la stampa specializzata l’ing. Favilla è tra i massimi esperti di oro a livello mondiale e la sua Seasif Holding Limited rappresenta il terzo produttore del prezioso matallo nel Sud America.
Così come Joistone Holdings Limited anche la Seasif Holding Limited è una società registrata a Cipro, sempre nel 2008, con lo stesso unico azionista e anch’essa con capitale sociale di euro 1.000.
Altra società di cui abbiamo sentito parlare nelle scorse settimane è quella della Geochem Logistics S.r.l., capitale sociale di euro 40.000, controllata al 98% dalla Seasif Hoding Limited ed al 2% dall’Ing. Favilla.

La Geochem Logistics S.r.l., costituita nel 2015 con sede legale a suo tempo a Milano, si era proposta per il rilancio dell’Interporto di Civitavecchia conclusosi, però, con un nulla di fatto. È probabile che la Geochem Logist S.r.l. ebbe ad abbandonare il progetto per le concomitanti difficoltà che a suo tempo aveva incontrato un altro progetto dell’ing Favilla, legato alla Seasif Group ovvero quello immobiiliare del Donna Towers Silicon Oasis a Dubai (https://www.civonline.it/2015/11/06/nuove-nubi-sullinterporto/)
L’affaire immobiliare, quello delle “Donna Towers” è rimasto incompiuto per poi concludendosi con un fallimento, la cui asta ha portato, nel 2020, all’assegnazione ed acquisizione per 96.000.000 dirham, l’equivalente di 23/24 milioni di euro, da parte di un investitore di Dubai.

La Geochem Logistics S.r.l., nel dicembre 2020, ha fatto richiesta della concessione demaniale, con contestuale richiesta di autorizzazione alla occupazione anticipata, quale terminalista ed in via esclusiva,delle banchine A1 ed A2 nonché del tratto che collega la radice del pontile alle banchine stesse.

Nel frattempo, dallo scorso febbraio abbiamo verificato che:
✔ la Geochem Logistics s.r.l. cambia denominizione in Terminal Geochem s.r.l.;
✔ trasferisce la sede legale da Milano a Foggia nella stessa sede della Terminal 107 DCM S.R.L..

In sintesi abbiamo:
Terminal 107 DCM S.r.l., capitale sociale euro 10.000, partecipata da
1. Seasif Holding Limited al 90%, sede Cipro;
2. Joistone Holdings Limited al 10%, sede Cipro

A. Geochem Logistics S.r.l., capitale sociale 40.000€ (di cui versato euro 10.000), partecipata da
1. Seasif Holding Limited al 98%, sede Cipro;
2. Ing. Favilla Franco al 2%, sede Svizzera

In conclusione
Queste due società, al momento inattive, richiedono il rilascio di concessioni necessarie per lo sviluppo di progetti industriali che allocherebbero sul territorio:
✔ investimenti per 250/300 mln di euro;
✔ capacità di occupazione pari a 200 posti di lavoro

Prima di arrivare a comprendere se, tecnicamente, il progetto proposto dalla Seasif, per il tramite dell’ing. Favilla, potrà essere capace di generare i flussi di cassa necessari al ritorno dell’investimento, ci è sembrato opportuno fare una piccola attività di investigation.
Attività di indagine, per interderci, che tutti noi, comuni esseri mortali, subiamo quando abbiamo a che fare con il sistema bancario. A chi non è capitato di sentirsi dire “…mi spiace non ci sono le condizioni,..quali sono le garanzie?,… sa c’è un piccolo problema in centrale rischi” e allora addio mutuo, piccolo progetto imprenditoriale, il sogno di metter su famiglia o mettersi in proprio.

È bastato spendere la modica cifra di 65 euro per farci un’idea che, forse, non è tutto oro quello che favilla.
Vogliamo immaginare che chi di dovere, abbia già attivato tutte le necessarie precauzioni del caso, ma non solo per questo caso (perché altri ne arriveranno, statene pur certi), per evitare il ripetersi di nuove stagioni di assalto alla diligenza, dove la luce del consenso immediato altro non può lasciare, come eredità, se non cicatrici indelebili di un futuro di speranza strappato alle giovani generazioni.

Su la guardia!

Comitato Manfredonia in Azione!

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