Dichiarazione del presidente della Commissione Ambiente, Paolo Campo
La sinergia tra Regione Puglia e Parco Nazionale del Gargano è strategica per la definizione e l’attuazione di una nuova fase di governo del territorio fondata pienamente sulla sostenibilità ambientale e la messa a valore del patrimonio naturale che ci è stato lasciato in dote.
È il motivo per cui ho voluto incontrare il presidente dell’Ente, professor Pasquale Pazienza, e focalizzare con lui alcuni obiettivi qualificanti, anche considerando che siamo alla vigilia dell’avvio della nuova programmazione dei fondi europei.
La gestione del patrimonio forestale è uno dei temi su cui sarà presto impegnata la Commissione Ambiente, che presiedo, ed è fuori dubbio che il Parco del Gargano, custode di biodiversità e di una tra le foreste più importanti e belle d’Europa, debba essere parte attiva della sua elaborazione come della sua attuazione.
Così come del processo di partecipazione dal basso indispensabile alla costituzione di un ecomuseo interno all’area protetta, utile a valorizzare anche a fini turistici alcune delle zone di maggior pregio ed a colmare un ritardo della provincia foggiana rispetto ad altri territori.
Il presidente Pazienza mi ha informato sulla volontà di portare a compimento quanto prima la stesura del Piano del Parco, lo strumento di regolazione indispensabile alla corretta gestione dell’area perimetrata, ed è un tema su cui le competenze regionali dovranno esercitarsi avendo rispetto delle volontà espresse dalla comunità territoriale, rappresentata dai sindaci. Da questo adempimento, inoltre, dipende la digitalizzazione della cartografia e delle procedure tecnico-amministrative che è indispensabile alla corretta e ed efficiente gestione delle relazioni con le Amministrazioni comunali e i portatori d’interesse economici e sociali.
Anche sul tema dello sviluppo delle aree interne garganiche e su quello dell’infrastrutturazione territoriale ho riscontrato proattività.
I dossier sono tanti e tutti molto qualificati, c’è solo bisogno di trovare la sintonia necessaria a costruire un’equilibrata relazione tra tutela ambientale e opportunità economiche in un’area che ha grandi prospettive di sviluppo.
La gestione dell’ambiente e del territorio ha tanto bisogno di poche parole ma di tante cose da fare. Un esempio, si veda lo scempio della presenza di plastica lungo il braccio interno del porto di levante.
La plastica incastrata tra gli scogli da uno spettacolo di menefreghismo delle istituzioni preposte alla tutela ed alla salvaguardia dell’ambiente.
Non si può aspettare che i volontari facciano ciò che compete alle istituzioni ed aorganizzazioni preposte alla raccolta…
Una ricognizione mensile e relativa raccolta sarebbe auspicabile, e eliminerebbe l’impatto visivo dello sfregio all’ambiente con l’eliminazione della plastica in un ambiente che chiede di non essere considerato come la cloaca del genere umano, se ciò avverrà allora sì che alle parole seguano i fatti concretamente.