Domenica 22 Dicembre 2024

La completa valorizzazione del Parco archeologico di Siponto non può più attendere

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Salutata positivamente la conferenza tenutasi ieri sul presente e sul futuro del Parco Archeologico di Siponto, intendiamo proporre alcune riflessioni sul tema.

Le città d’arte rappresentano l’elemento primario del patrimonio artistico e culturale della nostra nazione e la grande sfida di ciascuna città sta nella loro valorizzazione e tutela. La valorizzazione deve comunque svilupparsi attraverso la ricerca di sicuri equilibri per far diventare il patrimonio una reale risorsa e una ragione di una crescita funzionale.

Per quanto concerne la nostra città, riteniamo doveroso evidenziare che, negli ultimi anni, ingenti risorse pubbliche sono state investite per recuperare il patrimonio storico e culturale presente nel nostro territorio.

Erede dell’antica Siponto e già abitata dal Neolitico, la nostra città, infatti, da un lato possiede un visibile patrimonio monumentale, archeologico, artistico, storico – culturale, e dall’altro possiede un patrimonio che ancora non vede la luce del sole poiché ancora sepolto sotto una coltre leggera di terra.

In particolare, in questi ultimi anni, l’attenzione è stata posta al recupero e alla valorizzazione dei beni presenti nell’area dell’antica Siponto, e in specie all’area della Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto, degli Ipogei Capparelli e dell’Abbazia di San Leonardo di Siponto o in Lama Volara.

È noto a tutti che nel marzo 2016 è stata inaugurata l’opera dell’artista Edoardo Tresoldi, che ricostruisce in trasparenza i volumi originari della basilica paleocristiana di Siponto. Tale opera rientrava nei lavori di “Recupero e valorizzazione dell’ex Abbazia di San Leonardo in Lama Volara e del Parco Archeologico di Siponto”, attraverso i POIn “Attrattori culturali, naturali e turismo 2007-2013 e del PON “Cultura e Sviluppo” FESR 2014-2020.

Per il sito di Santa Maria Maggiore di Siponto sono stati restaurati i resti della Basilica paleocristiana e valorizzati, come innanzi detto, dall’opera di Tresoldi; infine, sono stati restaurati i due livelli della Basilica romanica, realizzato il Centro servizi ed il piccolo parcheggio e attuata la riqualificazione non solo paesaggistica dell’area.

Grazie a quei fondi è stato recuperato anche l’antico complesso monastico dell’Abbazia di San Leonardo in Lama Volara, che si trovava in stato fatiscente e semi distrutto. Per il quale si attende anche l’apertura di un nuovo Museo.

Si è trattato dunque di un primo, ma decisivo, passo per la valorizzazione di un vasto sito archeologico, che va dall’età greco-romana al tardo medioevo, dove la Basilica ne è solo l’epicentro.

Con i fondi derivanti dal CIS di Capitanata sono stati stanziati per quell’area circa 1,2 milioni di euro con i quali si è previsto di realizzare il parcheggio pubblico a servizio del parco Archeologico e della Basilica di Siponto.

Inoltre, nel novembre del 2015 è stato completato ed inaugurato il 1° lotto del “Parco Archeologico dell’Antica Siponto: Recupero e valorizzazione degli Ipogei Capparelli”, finanziato sempre dai POIn “attrattori culturali, naturali e turismo” (FESR 2007/2013).

I due successivi lotti, non ancora realizzati, sono stati oggetto di un nuovo studio di fattibilità approvato tra l’altro dall’attuale Commissione Straordinaria con la Delibera N.166 del 11 novembre 2020.

In particolare, il 2° lotto prevede l’innesto stradale Siponto Archeologica sulla SS89, cavalcavia su ferrovia (a servizio dell’ex Anic), il completamento della S4 (già prevista dal PRG vigente e parzialmente avviato con la realizzazione di un tratto nei comparti CA) e la rotatoria di raccordo con la viabilità esistente (su Viale Di Vittorio). Si ridisegna così l’accesso alla città da Sud, quale azione funzionale e strategica per liberare l’area archeologica dal traffico veicolare. Inoltre i lavori prevedono la nascita del Museo del Territorio nei fabbricati antistanti gli Ipogei Capparelli con una specifica sezione dedicata alla pietra ed il suo cavaggio (dove potrebbe essere valorizzato anche il patrimonio custodito all’interno del Museo etnografico “Melillo” di Siponto).

Il 3° lotto denominato “Percorso Antiche Terre Sipontine (Tratto Capparelli- san Leonardo)” prevede inoltre un percorso pedo-ciclo-equestre connesso con la futura Ciclovia Adriatica (Bicitalia n. 6) connessa a quella Europea e alla Rete Ciclabile Provinciale. Il primo lotto del circuito parte dall’area Capparelli e si collega all’Abbazia di San Leonardo di Siponto, consentendo di legare tra loro i tre siti del nuovo polo museale (Museo Archeologico, Parco Archeologico/Capparelli, San Leonardo).

La realizzazione di tali progetti, insieme a quelli ancora da scrivere per riportare alla luce altri siti archeologici ad oggi non visibili, e la loro corretta valorizzazione (individuando altresì un modello di gestione vincente), potrebbero essere un volano per lo sviluppo della nostra città in termini occupazionali e per fini turistici.

Il binomio beni culturali e turismo, dunque, rappresenta un elemento di rilevante importanza. Il nostro territorio, caratterizzato dalla presenza di numerosi siti archeologici, architettonici, artistici e culturali, necessità dunque di una progettazione adeguata per l’offerta di servizi culturali che renda facilmente fruibile il patrimonio culturale di cui disponiamo.

A tale proposito, rammentiamo che l’attuale Parco Archeologico “Le Basiliche”, in specie l’opera di Tresoldi, nonostante gli orari ridotti di apertura e i numerosi periodi di chiusura, dal 2016 risulta essere il secondo sito culturale più visitato in Puglia, dopo Castel del Monte di Andria.

Si tratta di un tema che merita di ottenere la massima attenzione nell’agenda politica e programmatica della nostra amata città.

Auspichiamo, dunque, che il Parco Archeologico di Siponto e tutti gli altri beni di carattere monumentale, archeologico, artistico, storico – culturale, siano vissuti non solo come monumenti da salvaguardare ed ammirare, ma da rendere vivi, attrattivi e fruibili. La nomina, da parte della Direzione regionale Musei Puglia – MIBACT, nel luglio scorso di un apposito Direttore del Parco di Santa Maria di Siponto nella persona del dottor Francesco Longobardi sembra andare in questa direzione.

Compito della politica è quello di favorire questo virtuoso percorso con lungimiranza e perseveranza, senza perdere occasione di intercettare i numerosi finanziamenti presenti per un definitivo, organico ed efficiente rilancio culturale e turistico della nostra città.

Cultura e turismo possono diventare realmente un binomio vincente per la nostra città, se ci si crede fino in fondo.

 

Marcello Castigliego – Insegnante

 

 

 

 

 

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