Lunedì 22 febbraio 2021 anche il Teatro Comunale Lucio Dalla ha acceso le sue luci facendo sentire la sua voce in via della Croce, aderendo all’iniziativa nazionale #facciamolucesulteatro promossa da U.N.I.T.A. Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, a un anno dal primo DPCM che ha imposto la chiusura dei teatri come misura di contrasto al Coronavirus.
La strada è stata inondata dalla musica e dalle parole dei Sonetti di Shakespeare, scritti nel ‘600 a Londra durante la peste.
C’è un luogo però dove la peste non può entrare.
Il luogo metacognitivo dell’arte.
Per scappare dalla peste nacque infatti il Decameron di Boccaccio.
Un gruppo di Resistenti ha accolto l’invito della Bottega degli Apocrifi, rispondendo ad una chiamata interiore, capace per qualche ora di scacciare la “peste” un po’ più in là per riappropriarsi di una parvenza di normalità, di Teatro, suggeriscono i partecipanti.
Per un giorno è tornato il Teatro, si è ritornati a respirare all’unisono anche se con mascherine e distanziamento.
Si è ballato, si è cantato, si è gioito, si è ricordato il passato nella speranza di ritornare il prima possibile a riaprire i cancelli e le porte automatiche per popolare il foyer, la sala, per i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo, fermi da un anno, ma anche per la collettività che sente un urgente bisogno di esprimersi e nello specifico i ragazzi e le ragazze, gli adolescenti che con la Bottega degli Apocrifi hanno imparato a non vergognarsi di “giocare seriamente”.
Angela la Torre