Con il giuramento dei ministri proposti è nato il Governo Draghi, passaggio obbligato per ricominciare a lavorare per affrontare gli innumerevoli problemi del nostro Paese, ingigantiti dalla crisi pandemica in atto, che non accenna a fermarsi.
Ecco perché ho sempre sostenuto l’inopportunità della crisi scatenata da una forza politica di maggioranza, della quale non ho ben compreso le motivazioni…O forse, avendo partecipato in prima persona ai tavoli tecnico-politici, ne ho inquadrato perfettamente l’ambizione.
Ma, al di là di tutte le analisi politiche – che verranno elaborate nei prossimi giorni – la mia prima preoccupazione, da figlio di questo territorio, corre al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) che deve esprimersi in merito alla vicenda Energas. E’ opportuno ricordare che le interrogazioni relative, effettuate dal sottoscritto al Ministro Patuanelli ed alla sottosegretaria Todde, portarono all’impegno del Governo Conte 2 – una volta ottenuto il parere contrario della Regione Puglia all’installazione del megadeposito di 60 mila mc di GPL nei pressi della città di Manfredonia – di non andare contro il volere della cittadinanza sipontina, la quale nel referendum consultivo del 13 novembre 2016 si espresse plebiscitariamente contro la struttura di Energas.
Purtroppo, parliamo di altri tempi, perché da oggi in quel ruolo (MISE) non ci sarà più il Sen. Stefano Patuanelli (M5S), il quale mi aveva rassicurato anche confidenzialmente e personalmente sull’esito della controversia.
Il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico è l’On. Giancarlo Giorgetti (Lega) del quale non conosco l’orientamento su questo tema, ma mi viene spontaneo l’accostamento alla collega On. Vannia Gava (Lega) che nel maggio 2019, mentre ricopriva la carica di sottosegretaria all’Ambiente, si lasciò andare ad imprudenti affermazioni circa il suo gradimento verso il deposito Energas di Manfredonia. Ai cittadini del territorio (ed in particolare a quelli di Manfredonia) comunico che inoltrerò, immediatamente, la ferma esortazione al neo-ministro Giorgetti per chiudere col proprio diniego (che il suo predecessore non è riuscito ad esprimere a causa dell’apertura della
crisi) l’iter autorizzativo all’insediamento del megadeposito costiero di gpl sul litorale a sud dell’abitato: una iniziativa che risponde ad un progetto datato, che ha perso di interesse strategico e che ha suscitato il netto contrasto della popolazione che, memore di un passato caratterizzato da una inappropriata politica di industrializzazione, sta puntando su uno sviluppo calibrato sulle reali potenzialità e sulla vera identità.
On. ANTONIO TASSO
Vice Presidente Gruppo Misto
Capogruppo MAIE-PS