Sono da salutare positivamente le modifiche apportate allo Statuto dai Comuni di Manfredonia e Vieste nell’assemblea dei soci di A.S.E. S.p.A. tenutasi lo scorso 1° febbraio.
Si tratta della modifica degli artt. 9 e 17 dello Statuto di A.S.E. S.p.A., che disciplinano, rispettivamente, la partecipazione pubblica totalitaria e la modalità di nomina dell’Amministratore Unico.
Diciamo subito che non si evince da nessuna delle modifiche apportate allo Statuto l’assunto secondo cui “A.S.E. S.p.a. cederebbe gratuitamente le quote societarie in cambio del servizio reso”. Anzi, il novellato art. 9, rubricato “partecipazione pubblica totalitaria”, prevede che “La società è al servizio delle amministrazione pubbliche socie che le affidano i servizi di istituto e quindi acquisiscono quote proporzionali al valore del servizio affidato oppure agli abitanti equivalenti”.
In altri termini, le quote sociali non sono e non saranno gratuite e i comuni che vorranno diventare soci di A.S.E. S.p.A. dovranno comunque acquistare le quote sociali, la cui quantità dovrà essere proporzionale al valore del servizio affidato (che verrà sempre pagato in forza di un rapporto contrattuale) oppure agli abitanti equivalenti.
Sgombrato il campo da questi dubbi, riteniamo che una compiuta valutazione in merito alla scelta fatta dall’Assemblea dei Soci di A.S.E. S.p.A. necessiti di un’analisi preliminare del quadro normativo di riferimento.
È noto che A.S.E. S.p.A. è una società a capitale totalmente pubblico, nella quale possono essere soci enti pubblici locali così come individuati dall’art. 2, comma 1, D. Lgs. 267/2000, nonché altri enti pubblici previsti dalla legge.
Ebbene, la legge regionale n. 24/2012, ha previsto la costituzione obbligatoria degli ARO (Ambito di Raccolta Ottimale), cui ha demandato l’organizzazione dei servizi di igiene urbana.
Inoltre, con deliberazione di G. R. n. 2147 del 23.10.2012, è stata approvatala perimetrazione degli ARO, prevedendo, tra gli altri, l’ARO 1/FG, costituito dai Comuni di Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo (poi escluso), Vieste e Zapponeta. Con decreto del Commissario ad acta dell’ARO FG 1 n. 46 del 22.05.2017 è stato poi assegnato ad ASE S.p.a. il compito di predisporre la progettazione esecutiva del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani per tutti i comuni dell’ARO.
La finalità è chiara: in linea con le norme europee e statali che regolano il settore, i servizi pubblici locali di rilevanza economica, tra cui il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, devono essere organizzati ed erogati all’interno degli ARO al fine di consentire economie di scala e massimizzare l’efficienza del servizio.
Fatta questa premessa, è doveroso rammentare che ad oggi, tra gli enti locali individuati nella perimetrazione ARO 1/FG, solo il Comune di Vieste è divenuto socio di A.S.E. S.p.A., acquistando circa il 4 % di azioni societarie, salvo poi, nel novembre 2018, non rinnovare il contratto di servizio per la raccolta e lo smaltimento di rifiuti, mantenendo comunque le relative azioni. Al contrario, il Comune di Zapponeta aveva sottoscritto solo il contratto di servizio, che però non ha più rinnovato, preferendo affidarsi al privato.
Tra i motivi che avevano impedito ad A.S.E. S.p.A. di essere attrattiva per i comuni limitrofi, vi era sicuramente la presenza nello Statuto di norme come quella che attribuiva al Comune di Manfredonia il diritto esclusivo di nominare l’Amministratore Unico, e l’altra che gli attribuiva il diritto di detenere in ogni caso la maggioranza delle quote sociali (pari alla metà delle azioni più uno), entrambi venuti meno con le modifiche statutarie apportate.
Infatti, dopo le modifiche introdotte, la nomina dell’Amministratore Unico o del Consiglio di Amministrazione di A.S.E. S.p.A. dovrà vedere il necessario coinvolgimento di tutti i soci ed avvenire tramite una procedura di selezione pubblica, sulla base di necessari e specifici requisiti di competenza e di esperienza, prima non richiesti.
Pertanto, riteniamo che tali modifiche, oltre a uniformare lo Statuto ai rilievi posti dall’ANAC, siano in grado di candidare definitivamente A.S.E. S.p.A. a ricoprire il ruolo di gestore unitario del servizio per l’ARO 1/FG con molteplici effetti positivi per l’azienda, i lavoratori e tutte le comunità cittadine coinvolte.
Di contro, limitare l’operatività di A.S.E. S.p.a. solo alla nostra città, significherebbe abbandonarla ad un futuro a dir poco incerto e nebuloso.
È evidente, che a fronte del pieno coinvolgimento degli altri comuni dell’A.R.O. 1/FG nella governance di A.S.E. S.p.A. dovranno corrispondere gli adeguati e proporzionali conferimenti delle dotazioni strumentali necessarie al perseguimento del fine di rendere più efficiente ed economicamente vantaggioso il servizio in tutto il territorio di riferimento.
In questo quadro, una volta superate le perplessità dovute anche alla scarsità delle informazioni ad oggi a disposizione, l’ASE, disponendo già di un impianto di preselezione, potrebbe essere legittimamente candidata anche alla realizzazione e gestione dell’impianto di trattamento e riciclo della plastica che l’AGER vuole insediare nell’area ex Enichem di Macchia, così che i benefici possano ricadere su tutti i comuni dell’ARO 1/FG.
Nel contempo, in vista del raggiungimento di tale obiettivo, è necessario porre molta attenzione al Piano Esecutivo ed Economico Finanziario del servizio che l’A.R.O. 1/FG dovrebbe affidare ad A.S.E. verificando in maniera analitica la sua concreta sostenibilità, onde evitare che la gestione unitaria da opportunità, possa trasformarsi nel suo epilogo.
Su questo e su tanti altri temi ci vorremmo confrontare con le altre forze politiche e movimenti presenti in città al fine di verificare l’esistenza dei presupposti per intraprendere un percorso comune, fondato su un programma sostenibile e condiviso.
Avv. Giovanni Mansueto – Coordinatore Molo 21