All’indomani della pubblicazione della nostra nota apparsa su ManfredoniaNews.it del 22 gennaio scorso, afferente la concessione da parte della Regione Puglia del finanziamento relativo alla realizzazione dell’impianto per il trattamento della plastica nella zona ASI di Macchia di Monte Sant’Angelo, il consigliere regionale avv. Giandiego Gatta del Gruppo di Forza Italia, ha indirizzato all’avv. Loredana Capone, presidente del Consiglio Regionale, una vibrata interrogazione con risposta scritta. In particolare egli interroga il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’Assessore all’Ambiente, al ciclo Rifiuti e Bonifiche, alla Vigilanza ambientale e al Rischio industriale, avv. Anna Grazia Maraschio, se si siano resi conto di quanto sia assolutamente incomprensibile un ulteriore sperpero di risorse pubbliche (24.258372,54 di euro), visto che un impianto di prima selezione di carta, plastica, metalli e vetro è stato realizzato e mai entrato in funzione, nella zona industriale di Manfredonia, costato un milione di euro e la conseguente mancata assunzione di dieci unità lavorative.
Ciò fa supporre ci sia una scelta politica volta allo sviluppo di iniziative industriali in alcune aree , – nel caso di specie quella dell’ex Enichem, immediatamente a ridosso dell’abitato di Manfredonia, città che ha già pagato uno scotto altissimo a certi processi di industrializzazione scevri da ogni logica o dinamica.
1) Se siano a conoscenza dello stato di avanzamento delle bonifiche nello stabilimento ex Enichem ed in caso affermativo precisare l’entità di tale stato ed i termini della sua localizzazione;
2) Se sia stato osservato quanto disposto dal Decreto n. 468 del 18 settembre 2001 del Ministero dell’Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare, che disciplina il “Programma nazionale di bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati di interesse nazionale”, dei quali l’area ex Enichem, sita in agro di Monte S. Angelo, ed a ridosso dell’abitato di Manfredonia, fa parte;
3) Se risponda a vero che la Regione Puglia sia resa edotta che l’ASE, azienda municipalizzata per i servizi ecologici di Manfredonia, abbia già allestito un impianto dello stesso tipo di quello che si vorrebbe realizzare nella zona ex Enichem di Macchia di Monte Sant’Angelo, ed esattamente nella restante parte dell’Isola 12 dell’ex Enichem.
4) Se e quali valutazioni siano state effettuate in ordine all’eventuale impatto e ricadute che allocazione dell’impianto in oggetto nel sito ex Enichem possa avere sulla salute della popolazione manfredoniana.”
La questione portata nelle aule regionali dall’Avv. Giandiego Gatta, giace da troppo tempo nel dimenticatoio di una città ubriacata da una politica che ha governato senza nessuna programmazione favorendo e subendo una burocrazia che nella stessa istituzione regionale crea corto circuiti.
Matteo di Sabato