Scende sotto l’1 l’Rt medio italiano e la situazione nelle Regioni è in miglioramento ovunque. Solo la Sardegna, in base al monitoraggio della Cabina di regia va verso il passaggio dal giallo all’arancione. Il Veneto per la terza settimana consecutiva ha dati da zona gialla e va chiarito se sarà lo stesso confermato in quella arancione, come aveva chiesto nelle scorse settimane.
Dopo cinque settimane consecutive di aumento il valore, l’indice di contagio scende. Venerdì scorso era arrivato a 1,09, oggi è 0,97. E’ quindi sotto la soglia considerata a rischio. Probabilmente si assiste all’effetto di riduzione dei contagi delle chiusure del periodo natalizio, quando l’Italia è stata quasi sempre zona rossa, con alcuni giorni arancioni.
Riguardo alle Regioni, restano in zona gialla Campania, Toscana, Basilicata, Molise, Provincia di Trento mentre appunto la Sardegna è destinata a cambiare colore. In arancione sono confermate Abruzzo, Calabria, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d’Aosta. Anche il Veneto dovrebbe restare nella stessa situazione ma si capirà nelle prossime ore. Rosse sono invece Lombardia, Provincia di Bolzano e Sicilia.
In Genere l’Rt scente in tutte le realtà locali, così come il rischio. Proprio per questo solo una Regione vede un peggioramento di scenario. Sopra l’1, considerando solo il dato inferiore dei due usati per calcolare la media, ci sono solo la Puglia (con 1,06, che è in linea con la zona arancione nella quale già si trova) e la Sicilia con 1,23. Il rischio alto lo hanno Provincia di Bolzano, Sicilia, Umbria e la Sardegna, che per questo dato passa in arancione. Tutte le altre Regioni questa settimana hanno una situazione da giallo. Restano dove sono perché bisogna stare per due settimane con i dati migliori prima di spostarsi in una zona con meno limitazioni.
Nel dettaglio ecco l’Rt delle singole regioni. Abruzzo 1,05, Basilicata 1,12, Calabria 1,02, Campania 0,76, Emilia Romagna 0,97, Friuli venezia Giulia 0,88, Lazio 0,94, Liguria 0,99, Lombardia 0,82, Marche 0,98, Molise 1,38, Piemonte 1,04, Alto Adige 1,03, Trentino 0,9, Puglia 1,08, Sardegna 0,95, Sicilia 1,27, Toscana 0,98, Umbria 1,05, Valle d’Aosta 1,12, Veneto 0,81. La valutazione del rischio avviene incrociando 21 indicatori complessivi; di questi l’Rt è uno dei più determinanti ma non l’unico.
Il dato è certificato dall’ultima riunione della cabina di regia nazionale: la Puglia è l’unica regione in Italia insieme con la Sicilia ad avere un Rt superiore a quota 1. Dunque, l’indice sulla velocità di trasmissione del contagio resta oltre il limite di guardia e la nostra regione continua a essere classificata come zona arancione. Del resto, l’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, il 16 gennaio è in vigore fino al 31. Nessun cambiamento, dunque.
“Ma l’Rt è in calo anche dalle nostre parti”, dice l’assessore regionale alla Salute, Pier Luigi Lopalco. Secondo le ultime stime dell’epidemiologo, l’Rt si attesta a 1,08. Di poco superiore al dato nazionale, che è pari a 0,97. Venerdì 15 gennaio, invece, quello stesso indice era a 1.09. Dopo cinque settimane di seguito con una progressione verso l’alto, Rt comincia a scendere.
In ogni caso per i pugliesi la situazione resta invariata. Soltanto se il trend si consoliderà nel corso della prossima settimana, allora la nostra regione potrebbe passare in area gialla. Ma bisognerà attendere prossima riunione della cabina di regia nazionale in programma per venerdì 29. E, soprattutto, continuare a osservare le misure anti-Covid.