Martedì 19 Novembre 2024

“Angeli del Sorriso”: quando il Covid non ferma la solidarietà

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Anche quest’anno l’Associazione Angeli del Sorriso, presieduta dalla dottoressa Alessia Nucci e fondata 7 anni fa, con il nobile intento di devolvere giocattoli, principalmente negli ospedali di Foggia e Provincia, nonché orfanotrofi, è riuscita, nonostante il Covid, ad esaudire il sogno di ogni bambino a Natale: cioè, quello di ricevere dei regali. Lo slogan di quest’anno è stato appunto che, nonostante tutto, nonostante la vigente situazione pandemica, nondimeno i componenti della precitata realtà associativa, sono scesi in campo, per i più deboli e per i più bisognosi. “ Da anni “, ha dichiarato la Dottoressa Nucci, “ ci occupiamo di questi bimbi, negli ospedali e negli orfanotrofi, ma anche dei diversamente abili. E non solo durante le festività natalizie. Prima dell’emergenza sanitaria, infatti, abbiamo organizzato delle feste, come al Replay, per promuovere più integrazione tra i diversamente abili, ma anche per sensibilizzare i giovani, dando l’opportunità, a questi ragazzi, di passare delle serate normali, esattamente come i loro coetanei. Attualmente, non è stato possibile riproporre questa iniziativa dello scorso anno, ma non per questo, ci siamo arresi. Al contrario, stiamo cercando di far partire un altro progetto, consistente nel riuscire a portare, direttamente a questi ragazzi, magari, proprio a casa loro, dato che molti non frequentano nemmeno più le strutture, un pensiero da parte nostra per Natale.

Per quanto riguarda l’esperienza vissuta quest’anno, come sempre, siamo partiti dall’ospedale di Foggia, dalla Neuropsichiatria e, successivamente, con molte difficoltà, siamo stati anche a San Giovanni Rotondo, a vedere questi bimbi attraverso il vetro ed a consegnare loro i nostri regali di Natale. La cosa stupenda di quest’anno è stata che, nonostante tutto, nonostante il distanziamento e le difficoltà che noi abbiamo avuto nel gestire la cosa, i bimbi siano stati sorpresi e felicissimi. Per loro ed ancor più, per noi, è stata davvero un’emozione indescrivibile. Quindi, siamo stati immensamente felici. Circa San Giovanni Rotondo, i nostri doni sono stati devoluti sia alla pediatria sia all’oncologia infantile; nel mentre, l’ultima tappa della giornata, è stata all’orfanotrofio di Vico. Dove, sempre nel rispetto del distanziamento e delle dovute norme vigenti, è stato bellissimo poter scorgere la loro emozione nel ricevere questi regali e nel vederci, tutti vestiti a tema, per vivere insieme quest’atmosfera natalizia che, sebbene non molto sentita in questo periodo, nondimeno, ha suscitato grandi emozioni a loro, ma soprattutto a noi. Sono felicissima di essere riuscita anche quest’anno a realizzare questo sogno, nonostante le tante problematiche derivanti dalla gestione della situazione. Io vorrei fare qualcosa in più, dato che, secondo me, ciò che si fa, non è mai abbastanza. Ma, soprattutto, dedicarmi e dedicarci anche ai diversamente abili, facendo loro un pensiero per Natale: una nuova raccolta di giocattoli o di pensieri per Natale, da distribuire direttamente a loro. Perché, in un periodo così particolare, per chi, come i predetti, avesse come unico sfogo, quello rappresentato dall’interagire all’interno di queste strutture, pensarli, invece, chiusi all’interno delle loro case, mi rattrista profondamente.

Perché, magari, non hanno nessuno sfogo, alcuno svago, un amico con il quale parlare. Volevo organizzare due cose, in realtà: la prima delle quali, consistente nell’informare chi volesse partecipare a questa nuova raccolta, che sarà devoluta ai ragazzi diversamente abili. Io, intanto, dal canto mio, contatterò le strutture e tutti coloro che, magari, attualmente, non le frequentano, affinché poi, contattandoci direttamente, possano ricevere un pensiero per Natale. Il secondo progetto a cui sto lavorando, invece, consiste nella possibilità di far partire delle videochiamate di gruppo, creando una sorta di festa virtuale, alla quale possano partecipare tutti coloro che si collegheranno su questa piattaforma telematica, allietata da musica. Perché, sebbene distanti, riusciamo comunque ad essere tutti vicini, attraverso il ballo o, magari, facendo dei giochi interattivi con loro. Sebbene consapevole di quanto sia difficile farlo, attraverso un telefono o attraverso un PC. Nondimeno, però, saranno messi in campo tutti gli sforzi possibili, per regalare ad essi un momento di gioia e distrazione, in cui possano rivedere anche i loro amici dell’Associazione, oltre che dialogare con noi. Insomma, si tratta di un progetto che sto cercando di perfezionare nei minimi dettagli. In conclusione, spero che questa idea si concretizzi, perché provo soltanto ad immaginare quanto i ragazzi stiano soffrendo in questo difficile frangente storico. Anche nel mio campo, come medico e come presidente dell’Associazione, vorrei fare qualcosa in più per loro.”

Giulia Rita D’Onofrio

Articolo presente in:
News

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