Il Comune di Manfredonia conta 125 dipendenti a fronte di una dotazione che dovrebbe essere di circa 182 alla luce del fatto che siamo un comune che ha fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario. La dotazione normale, se non fossimo nella procedura di risanamento finanziario, dovrebbe essere di 385 unità. 4 i dirigenti in servizio attualmente, tra cui due assunti con l’art. 110 “dirigenti provvisori” se così si può dire. Nel 2010 contavamo ben 10 dirigenti in carica. Effetto di una balorda legge nazionale, chiamata “quota 100”, che ha giustamente messo a riposo i lavoratori dopo quasi 40 anni di lavoro, ma allo stesso tempo non ha compensato l’esodo del personale, lasciando vuoti molti uffici pubblici. Oggi quest’organico striminzito, guidato dalla Commissione Straordinaria che sostituisce momentaneamente l’organo politico, è chiamato a svolgere un lavoro durissimo poiché, senza risorse economiche ed umane, deve tener testa alle esigenze pubbliche di ben 56 mila abitanti e non è cosa da poco. Se poi ci mettiamo tutti i disagi causati dalla pandemia, possiamo solo immaginare quanto sia difficile guidare la macchina amministrativa in un momento come questo. Il Piano del fabbisogno del personale comunale, da pochi giorni approvato per il triennio 2020-2022, incrementerà a 182 unità la dotazione organica pubblica, tra stabilizzazioni e nuove assunzioni, usufruendo anche di risorse regionali. Anche dalle macerie può nascere un fiore, ed è ciò che deve spingerci ad aver fiducia nel futuro, lasciandoci alle spalle i tempi bui. 17 milioni di euro, rivenienti dal fondo di bilancio degli enti locali saranno ripartiti tra i comuni i cui consigli comunali, conseguentemente a fenomeni d’infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso o similare, siano stati sciolti. Manfredonia, purtroppo, è tra le candidate e gli spetteranno € 484.638,96 da utilizzare per la realizzazione e la manutenzione di opere pubbliche totalmente finanziate dal Ministero dell’Interno. Altre risorse di provenienza ministeriale, saranno destinate anche al nostro “Parco della Rimembranza”, che altro non è che la villa comunale che circonda il nostro castello. Saranno potati gli alberi e sarà ripristinato il tappetino erboso. Di 300 mila euro è il progetto proposto dal Gal Daunofantino ed approvato dal Comune per il recupero del Palazzetto dello Sport “Scaloria”, progetto finanziato dalla Regione Puglia. In fase di evoluzione il progetto Io Sono Gargano che vede Manfredonia capofila di 20 comuni del Gargano. L’attività amministrativa del comune di Manfredonia prosegue in un assordante silenzio mediatico nell’ordinaria amministrazione e nella salvaguardia di progetti nuovi e di quelli ereditati dal passato. I social media, garantendo la parola a tutti, creano un enorme frastuono che il più delle volte non serve a nulla e a nessuno se non ai detrattori i quali hanno il solo intento di sollevare polvere che sporca tutti. E’ il tempo di ricostruire e di capire cosa può fare ognuno di noi per migliorare la nostra splendida città, in attesa che torni la politica a Palazzo San Domenico.
Raffaele di Sabato