Di seguito, una nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giannicola De Leonardis, vicepresidente del Consiglio regionale.
“In merito all’annuncio da parte del presidente Michele Emiliano di richiesta – indirizzata al ministro della Sanità Roberto Speranza – del ripristino per la provincia di Foggia della classificazione in Zona arancione, dettata dalla grave emergenza sanitaria, mi permetto di chiedere ai vertici della sanità regionale la diffusione del report analitico inerente il numero di test effettuati nelle ultime settimane provincia per provincia e città per città, e non in maniera genetica come adesso.
Solo così, infatti, sarebbe possibile avere un riferimento e uno screening più preciso ed attendibile sulla reale situazione nei vari territori, e giustificare in maniera rigorosa tali iniziative (il ‘caso Altamura’), la conoscenza e diffusione dei dati specifici e non di tutta l’alta Murgia o della provincia di Bari, ha permesso di agire con relativa tempestività per affrontare una criticità allarmante: un esempio che andrebbe esteso e replicato altrove, e non dovrebbe essere invece circoscritto e rappresentare un’eccezione isolata).
Ancora, la richiesta di Zona arancione va corredata e accompagnata dalla certezza di adeguati ristori da erogare alle imprese e attività coinvolte, nel periodo più importante dell’anno per la loro redditività: milioni di euro e non cifre irrisorie – largamente insufficienti per la loro sopravvivenza e continuità – come accaduto nel recente passato.
Infine, per quanto riguarda la pressione da tempo insostenibile sugli hub Policlinico Riuniti e Casa Sollievo della Sofferenza, è impossibile dimenticare lo smantellamento e il depauperamento, operato dalle amministrazioni di centrosinistra guidate da Vendola ed Emiliano, di presidi preziosi come quelli di Manfredonia, Cerignola, San Severo, Lucera, non compensati da un potenziamento e da un’organizzazione della sanità territoriale rimasti sulla carta.
Un combinato disposto di inefficienze, mancata programmazione e promesse disattese che ha mortificato e penalizzato professionalità costrette a lavorare sempre tra enormi disagi, e che la pandemia ha drammaticamente evidenziato e amplificato, con la tregua nei mesi estivi colpevolmente ignorata e non sfruttata per mettere in atto correttivi ed interventi quanto mai necessari e doverosi“.
UN PENSIERO PER LO PALCO.SIGNOR LO PALCO APPOSTO DI CHIEDERE LA ZONA ARANCIONE PER ALCUNE AREE DELLA PUGLIA- E’ NORMALE CHE LA GENTE SE STA INCATENATA A CASA SENZA USCIRE CON UN PO DI SVAGO QUANDO APRONO I NEGOZI SI BUTTANO PER STRADA.ALLORA DICA AL SIGNOR EMILIANO DI METTERE IN CAMPO LE FORZE DELL’ORDINE MAGARI A PIEDI E’ CONTROLLARE GLI ASSEMBRAMENTI COMPRESI NEI NEGOZI E’ FARE NEL CASE ANCHE DELLE MULTE.QUESTO SI BISOGNA FARE E’ NON LA ZONA ARANCIONE PER FAR MORIRE DI FAME LA GENTE PERCHE’ SE UNA PERSONA PRIMA DI FARE POLITICA ANDASSE A LAVORARE CAPIREBBE QUANDO UN UOMO DIVENTEREBBE UN POLITICO COSA VUOL DIRE QUANDO UNA PERSONA NON RIESCE HA METTERE IL PIATTO ALLA TAVOLA E’ NON POTER GUARDARE IN FACCIA ALLA FAMIGLIA.USATE ALTRI METODI PER FARE IL TRACCIAMENTO VELOCE E’ NON LA ZONA ARANCIONE E’ RICORDIAMOCI CHE IERI A BARI CI SONO STATI 780 POSITIVI SUI 200 POSITIVI DI FOGGIA E’ PROVINCIA QUINDI SPERIAMO CHE SPERANZA RIGETTI LA VOSTRA RICHIESTA PERCHE’ INUTILE SIETE VOI CHE DOVETE FARE RESTRIZIONI MAGARI CHIUDENDO PIAZZE E’ VIE E’ TENENDO SOTTO CONTROLLO GLI ASSEMBRAMENTI MAGARI CON LA POLIZIA LOCALE