Il segretario generale Onofrio Rota in audizione alla Camera: “Servono ancora molti altri interventi per lavoratori agricoli e contro il dissesto idrogeologico”
“La proroga al 30 giugno della Cisoa, Cassa Integrazione Salariale Operai Agricoli, prevista nella Legge di Bilancio, è un passo in avanti significativo, è una delle richieste che avevamo avanzato per colmare le lacune dei ‘decreti ristori’. Ora chiediamo di estenderla anche nel settore della Pesca: basterebbero 30 milioni l’anno, i tempi sono maturi per riconoscere finalmente un ammortizzatore strutturale anche per i pescatori e dare ai lavoratori la dignità che meritano”.
Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, intervenendo oggi in audizione alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati sul disegno di legge di bilancio 2021.
“Abbiamo sentito dire più volte, da più parti – ha detto il sindacalista – che l’agricoltura non sta pagando la crisi al pari di altri settori, ma questo è vero solo in parte. Anche per questo l’indennità di mille euro, concepita nel decreto ristori, deve ricomprendere esplicitamente i lavoratori agricoli, è una questione di equità. Tra l’altro, la scadenza per farne richiesta è il 30 novembre, ed è diventata una specie di click day in cui le persone devono rincorrere i propri diritti, motivo per cui la scadenza va prorogata di almeno un mese”.
Tra le altre richieste avanzate dalla Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl: l’equiparazione delle giornate di malattia e quarantena per Covid19 alle giornate di lavoro, ai fini del calcolo della disoccupazione agricola; il riconoscimento ai lavoratori agricoli delle stesse giornate lavorate nel 2019, per maturare le giornate sufficienti ad accedere agli ammortizzatori; la riforma del meccanismo di tutela dei lavoratori in caso di calamità naturali; la copertura dei dipendenti delle Cooperative ex legge 240/1984, che “avevano le tutele previste con le regole del settore industriale, mentre oggi hanno perso l’accesso alla Naspi e i vari ammortizzatori utilizzabili nella gestione delle crisi aziendali”; più risorse per realizzare in modo efficace il nuovo Sistema di Accoglienza e Integrazione, previsto dal superamento dei decreti Salvini; più risorse per la messa in sicurezza del territorio da connettere ai ruoli dei Consorzi di Bonifica e dei lavoratori idraulico forestali. Sempre parlando di dissesto idrogeologico, Rota ha denunciato il taglio delle risorse finanziarie per il settore forestale calabrese di 40 milioni, avvenuto nella Legge finanziaria dello scorso anno, chiedendone immediato ripristino.