Domenica 22 Dicembre 2024

Agiamo: NESSUNO SI SALVA DA SOLO

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Auspicabile una unità di intenti dei rappresentanti istituzionali della città per risollevare le sorti dell’Ospedale San Camillo di Manfredonia, attraverso soluzioni concrete e realizzabili e non mere utopie.

L’obiettivo primario deve essere il potenziamento dell’Ospedale San Camillo di Manfredonia. In questa emergenza sanitaria l’unica azione logica da compiere è, infatti, quella di potenziare le strutture sanitarie periferiche come il nostro nosocomio, che in questo momento possono decongestionare i grandi ospedali della nostra provincia, sotto pressione per l’emergenza Covid. Potenziamento che, sia chiaro, dovrà essere mantenuto anche nel post emergenza. Lo sostengo ormai da mesi e ne sono sempre più convinto”. Chiaro e diretto il messaggio lanciato dall’On. Antonio Tasso.

Una soluzione riguardo all’Ospedale San Camillo di Manfredonia che, come AgiAMO, condividiamo e caldeggiamo vivamente che avvenga al più presto, perché è l’unica azione concreta e non utopica che si possa compiere sia in questa drammatica situazione di emergenza sanitaria, sia per il futuro. Constatiamo però, al tempo stesso, un deficit di interlocuzione istituzionale fra gli esponenti politici cittadini, i due (pardon, tre) parlamentari e i due consiglieri regionali neo-eletti, dannoso per la città.

Stiamo vivendo giorni molto duri, resi ancor più duri dalla mancanza di attenzione vera e non strumentale riguardo a cosa sia il bene per la comunità. Ci riferiamo, in particolare, ad alcune dinamiche messe in atto da neonati movimenti civici che di nuovo hanno ben poco, forse solo il ‘vestito’ che, all’indomani delle regionali, si sono cuciti addosso. Ci stupisce che ad ergersi a paladini di giustizia siano gli stessi artefici, direttamente o indirettamente (perché a sostegno), della disastrosa situazione economica del Comune di Manfredonia.

Come spesso abbiamo avuto modo di dire e sottolineare, i problemi di questa città “partono da lontano” e sarebbe antistorico e iniquo non constatare che, in un modo o nell’altro, i protagonisti della storia recente della città si stiano ripresentando, dopo un’operazione di ‘chirurgia estetica’, come nuovo che avanza.

Ora, ovunque in Italia, l’emergenza sanitaria sta facendo venire i nodi al pettine. È auspicabile che da domani si metta in campo un’azione politica con meno “selfie, proclami, denunce e comunicati” e più fatti, più atti, che mirino all’unione di intenti e non alla divisione fra fazioni. Anche a Manfredonia, come altrove, occorre imparare a seguire i percorsi istituzionali, nei quali ognuno deve fare la sua parte e occuparsi solo di ciò che compete, lasciando da parte comportamenti da ‘arruffapopolo’ che provocano solo lacerazioni sociali nella comunità.

La città di Manfredonia ha già subìto troppi torti, è stata già spogliata abbastanza, per poter consentire ancora anche solo un accenno di divisione della comunità. È il momento di essere uniti, di affrontare compatti l’emergenza. Non ci sono medaglie da appuntare al petto, c’è da superare una tempesta, l’ennesima che si abbatte sulla città, contenendo il danno quanto più possibile, gestendo la situazione contingente e pianificando la ripresa puntando a pochi punti salienti.

Noi di AgiAMO riteniamo che dall’emergenza debba rinascere un’altra Manfredonia: la comunità va difesa seriamente e non come pretesto per contestare una situazione contingente che tutti sanno per quale motivo si è venuta a creare.

AgiAMO farà sempre la sua parte per ricostruire un senso di comunità ormai quasi del tutto perduto, con la convinzione che nessuno si è mai salvato da solo.

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