Una città in balìa delle onde: questa frase ben illustra l’attuale situazione di Manfredonia, per tante buone ragioni. Siamo molto contrariati dal modo in cui si sta gestendo questa emergenza. Certo, siamo nel bel mezzo di una pandemia, ma la gestione commissariale avrebbe dovuto migliorare la situazione, catastrofica, della precedente amministrazione e invece tutta la nostra comunità, in un momento così difficile, si sente come una nave senza timone, in balìa delle onde.
Manca il rispetto delle regole (un difetto cronico sicuramente, acuitosi però negli ultimi tempi) ma, contrariamente a quanto ci si aspettava, c’è anche una pressocchè totale assenza di controlli, di supervisione dell’andamento epidemiologico in città, di ammonimento e raccomandazione verso il comportamento del singolo, a parte qualche rara e sporadica occasione. Quantomeno questa è la percezione che ne ha il cittadino che, purtroppo, si sente abbandonato. E questo è doveroso da parte nostra segnalarlo.
Ci chiediamo anche se c’è qualcuno a Palazzo San Domenico che dia, finalmente, una poderosa sterzata all’operato di molti uffici comunali, o se la città è lasciata a se stessa, in autogestione. Fra tutti i dubbi e le domande che ci poniamo, spiccano soprattutto quelle che, ovviamente, riguardano la contingente emergenza sanitaria: come Cittadinanzattiva – Tribunale dei Diritti del Malato riteniamo che non c’è più tempo! Occorre adottare, nel minor tempo possibile, misure più efficaci e stringenti per contrastare l’epidemia di Covid-19.
La Commissione Straordinaria ha il potere di chiudere le scuole della città: a nostro avviso è arrivato il momento di farlo, prima che sia troppo tardi. Chiediamo anche che venga immediatamente sospeso sine die il mercato settimanale.
A dispetto di tutto ciò che gli istituti scolastici hanno fatto, in termini di protocolli e di livelli di attenzione verso questa emergenza, è ormai certo che l’apertura delle scuole abbia molto contribuito all’innalzamento della curva epidemiologica. Certamente, le scuole sono più sicure delle restanti occasioni di socializzazione dei ragazzi, ma restano luoghi di contatto per una categoria di persone, gli studenti, che ha, poi, molte opportunità di socializzare trasversalmente anche con ridotto rispetto delle norme di distanziamento e protezione; amplificando il rischio di portare il virus a stretto contatto delle persone fragili, più esposte al rischio di contrarre l’infezione da Sars-Cov-2 nella sua forma più grave. A tal riguardo, quanto mai opportuno sarebbe che tutti gli Istituti Scolastici provvedano a sanificare gli ambienti. Ci risulta, infatti, che ad oggi alcuni non lo abbiano mai fatto.
Per quanto riguarda il mercato settimanale, si tratta di un luogo che, nonostante tutta la buona volontà degli operatori, favorisce gli assembramenti e certo non basterà qualche termo-scanner per contrastare il contagio, men che meno ad intercettare gli asintomatici. Si tratta di una decisione, quella presa dalla Commissione, che rasenta i limiti del ridicolo: in piena pandemia viene consentito lo svolgimento di un mercato nel quale è praticamente impossibile scongiurare le occasioni di contagio. A quale pro? Lo svolgimento del mercato settimanale è così fondamentale per il disavanzo delle casse comunali da doverlo tenere aperto a qualsiasi costo? Suvvia, non scherziamo!
E ancora. Se si vuole fare in modo di ridurre i contagi, che, purtroppo, a Manfredonia sono ormai quasi paragonabili a quelli delle zone rosse, non è sufficiente porre divieti di stazionamento e/o circolazione delle persone dalle ore 20.00 alle ore 05.00 solo in alcune zone (le “zone affollate”). La città va monitorata nel suo complesso, sono necessari maggiori e più efficaci controlli, di concerto con le forze dell’ordine, anche procedendo con multe e sanzioni, se necessario. È in gioco la salute, non possiamo più permetterci errori o ritardi!
Alla Direzione Generale dell’ASL, invece, chiediamo quando diventerà operativa la Postazione Drive-Through per l’effettuazione di tamponi naso-faringei, installata presso il Parcheggio del Sole (accanto al Centro Cesarano) sul Lungomare di Siponto. Le file chilometriche presso i laboratori privati alle quali abbiamo assistito in questi giorni, sono emblematiche di quanto sia non più procrastinabile indagare sulla diffusione dell’epidemia nella città di Manfredonia. Peraltro, il laboratorio di analisi più vicino, accreditato dalla ASL, si trova a San Giovanni Rotondo. Chiediamo alla Direzione Generale dell’ASL, in buona sostanza, di monitorare con attenzione e intervenire con decisione sulla situazione sanitaria in città, dal momento che non si conoscono neanche i numeri reali dell’epidemia. L’ASL stessa, come autorità sanitaria, non li fornisce, saltuariamente arriva qualcosa dalla Prefettura, ma si tratta di dati parziali, incompleti e pertanto non restituiscono un quadro chiaro della curva epidemiologica in città.
Chiediamo di essere rassicurati, ma più di tutto chiediamo attenzione, quella attenzione che merita una città popolata non da cittadini di Serie B.
Coordinatrice territoriale Referente Tdm
Avv. Eleonora Pellico Avv. Pasquale Pietro Aulisa
questo paese è caduto di dignità.c’è un caos totale, è possibile che non esiste gente capace di sollevare questo paese di m…….
Spettabile redazione buonanotte. La domanda che mi pongo è che giro a voi è la seguente: se dopo un anno di indagini non è stato accertato lo stato in infiltrazione mafiosa nel comune di Manfredonia perché non si procede ancora alla ricostituzione di un governo cittadino che oggi come oggi sarebbe a mio parere un modo migliore per affrontare la situazione Covid?