Nella serata di ieri i militari della Guardia Costiera di Manfredonia, sotto il coordinamento del 6° Centro Coordinamento Pesca della Direzione Marittima di Bari hanno portato a termine un operazione di polizia finalizzata al contrasto della pesca abusiva.
In particolare, una segnalazione telefonica pervenuta alla sala operativa nella prima serata di ieri avvertiva circa la presenza di due soggetti “sospetti” all’interno del porto di Manfredonia verosimilmente intenti a fare da palo ad un pescatore abusivo subacqueo. Dalla sala operativa veniva disposto l’invio in zona di una pattuglia terrestre già impegnata in attività di contrasto alla pesca abusiva nell’ambito dei regolari controlli effettuati nel territorio di competenza.
Dalle verifiche poste in essere i militari intervenuti riscontravano positivamente la segnalazione pervenuta circa la presenza di un pescatore subacqueo intento alla pesca di ricci di mare in prossimità della scogliera a ridosso dell’imboccatura del porto. Al termine della battuta di pesca i militari procedevano a fermare i tre individui e a sottoporli alle verifiche del caso dalle quali emergeva come fossero stati prelevati, in maniera del tutto illecita(la normativa prevede un massimo di 50 esemplari) circa 1.000 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus).
Al pescatore abusivo veniva elevata una sanzione amministrativa di 2.000 euro unitamente al sequestro di tutti gli esemplari di riccio (che venivano, una volta visitati dal personale veterinario intervenuto, successivamente rigettati in mare in quanto ancora in stato vitale).
I tre soggetti (in trasferta da un altro comune senza motivi di necessità e urgenza) venivano altresì sanzionati, per un importo totale di 1.200 euro, in violazione a quanto previsto dal nuovo DPCM che include la puglia nelle regioni a fascia “arancione” nella lotta all’emergenza sanitaria in corso.
I controlli, fanno sapere dalla Guardia Costiera di Manfredonia, proseguiranno anche nei prossimi giorni