In questa mia modesta ricerca , cerco di affrontare , seppur in breve, le relazioni che vi sono state tra le popolazioni che arrivarono in Puglia intorno al 2500 a.C. provenienti dai Balcani e di sfatare alcune presunzioni di sciocco carattere etnico e regionalistico.
Secondo una studiosa albanese:
“E’ quasi accertato che il più antico popolo dei Balcani, è identificabile, oggi, con il popolo albanese, che occupava nei tempi antichi,un territorio vasto che si estendeva dall’Adriatico al Danubio. I suoi antenati venivano chiamati ILLIRI .
Furono tra i primi popoli ariani giunti in Europa, e il loro paese era detto ILLIRIA..
Gli Illiri erano suddivisi in Tribù: Ardiani,Labeati, Liburni,Dalmati, Veneti ….ed infine Messapi e Japigi.
Gli Japigi con i sottogruppi dei Dauni e Peuceti erano emigrati colonizzando la parte meridionale della penisola Italiana.
Gli Illiri furono i primi ad entrare nell’età del ferro,verso il 1100 a.C. e quindi si trattava di una civiltà molto evoluta.
Le loro conquiste e la loro forza si debbono anche all’uso di un metallo rivoluzionario per l‘epoca.
Fu quindi facile per loro addentrarsi nell’italia del Nord molto prima dei Celti, e stanziarsi nell’attuale Veneto. , e quindi anche sulle coste adriatiche fino all’attuale Puglia
Attraversarono lo stretto tratto di mare con la Puglia attuale e colonizzarono prima la zona di Brindisi, detta Brenton ovvero “Cervo” per la tipica ramificazione delle calette di quel porto.”
Anche il resto del Meridione d’Italia e delle Puglie fu abitato da tribu’ Illiriche: gli Japigi, i cui sottogruppi Dauni, Peuceti e Messapi colonizzeranno rispettivamente l’attuale area Garganica mentre i Peuceti si insediarono nell’attuale area Barese.
I Messapi, forse giunti prima si posizionarono nell’attuale Salento.
Il nome Puglia deriverebbe dalla modifica nel tempo di :Japigia-Japulia-Apulia…
Sembrerebbe anche che il nome Apulia significherebbe, latinizzato in
a-pluvium ( ossia senza pioggia) per la scarsità delle precipitazioni che hanno sempre caratterizzato queste zone.
Tornando agli Illiri, il nome ILLIRI significa” liberi “ (anche oggi in Albania, illir vuol dire “libero”. Questo forse perchè, secondo la storica da cui ho tratto questi spunti,di origine albanese: “gli Illiri erano un popolo libero che navigavano in un mare al quale diedero il nome Ionio (jon in albanese vul dire “ nostro”).Lo stesso mare a cui in seguito i greci daranno il nome di Egeo (egeo, in greco,significa “mio”) e che molto tempo dopo i romani chiameranno “mare nostrum”-
Queste antiche tribu abitavano tra i monti e il mare, vivevano fianco a fianco,anche guerreggiando,come accadeva spesso, e nei tempi di pace scambiando merci e influenzando l’una le abitudini e la lingua dell’altra, prima che il mondo fosse dominato dalla cultura greca prima e di quella romana, poi.
Ritornando ai Dauni, questi si posizionarono nella zona che può definirsi l’attuale provincia di Foggia, ma anche oltre fino all’entroterra lucano. Infatti un sotto gruppo Dauno, i Likey, si addentreranno nell’entroterra lucano (da Likey prenderebbe nome la Lucania, poi Basilicata).
I Dauni avevano dei buoni rapporti con i loro “cugini” Eneti, detti in seguito Veneti,poichè, come già detto, questi attraversando l’Istria si erano posizionati alle foci del Po nella laguna veneta.
Infatti il Prof. Francesco Tudisco nel suo libro “Il Popolo Apulo” (Bari 1913) afferma testualmente che: “ fra i Dauni e i Veneti o Eneti sorsero importanti rapporti per le vie primitive e comode dell’Adriatico per le seguenti ragioni:
a). di simpatia fra popolazioni emigrate nello stesso tempo burrascoso e straordinario che fu detto delle guerre troiane.
b). perché le terre occupate dai due popoli erano molto simili: vasta la pianura al di là del Po abitata dai Veneti o Eneti, e vasta altresì quella al di là dell’Ofanto dove abitavano i Dauni: lungo era con lembi inondati dal mare quello dei Veneti , appunto come il litorale dei Dauni col Lago di Salapia fatto dal travasamento del mare.
Inoltre celebre era l’emporio degli Eneti detto poi Aquileia,e altrettanto celebre l’emporio di Siponto.
Comune ai due popoli fu l’industria e il commercio. Singolare era l’allevamento dei cavalli presso gli Eneti (o Veneti) e anche i cavalli erano allevati in tutta la Daunia.
Era comune anche la produzione della lana , delle pelli …..
I due popoli, inoltre, oltre che dalle stesse credenze religiose e rituali, erano accomunati dal mito Diomedeo.”
Quanto ho finora citato , attraverso ua ricerca sull’Illiria, molto modesta, e sulle tribu Illiriche in generale l’ho anche fatto per ribadire che alcuni stereotipi confezionati ad arte da certe popolazioni del Nord che si definiscono Celtiche e con presunte particolarità etniche, sono il frutto di una mancanza di cultura storica.
Se è vero che i Veneti odierni furono colonizzati,ed imbarbariti dai Celti che erano barbari, è anche vero che gli antichi Eneti, loro avi, erano in tutto e per tutto legati da una cultura e da una comune discendenza. Il DNA degli Eneti o Veneti , come quello dei Dauni,Peuceti, dei Messapi e di tutte le Tribu’ Illiriche, era lo stesso.
Aldo Caroleo
Grazie sig. Caroleo per la trasmissione di queste notizie di archeologia delle nostre popolazioni e di tante altre informazioni sulle nostre origini/discendenza.
E’veramente interessante apprendere certe particolarità, che con molta eloquenza fa esaltare nei suoi scritti e che diffonde con sincero entusiamo, sicuramente molto apprezzato da molti.