Domenica 22 Dicembre 2024

L’olio CBD rispetto ad Alzheimer, amnesia, schizofrenia e fibromialgia

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Avere un familiare affetto da disturbi seri che riguardano l’ambito neurologico è una condizione molto impattante per qualsiasi famiglia. Ritrovarsi con una persona cara che presenti sintomi di sindromi importanti come l’Alzheimer o la schizofrenia, mette a dura prova equilibri mentali e fisici anche di chi è intorno al malato. Senza contare tutte le peripezie che si è costretti a fronteggiare per schermarsi e rispondere alle sfide a cui tali malattie espongono ogni giorno.

Se anche tu stai vivendo una situazione critica in tal senso, se credi che, nonostante le terapie mediche, serva ancora un supporto e non sai come scovarlo, allora sei nel posto perfetto. Puoi trovare tutto ciò di cui hai bisogno sugli CBDax.

Troverai in questa piccola guida un po’ di notizie sul modo in cui è possibile aiutare, grazie all’olio di CBD, fibromialgia e altre malattie che mettono in seria discussione la cosiddetta normalità della vita quotidiana.

In che modo il CBD può rappresentare un supporto valido rispetto a tali patologie? Scopri la risposta a questa ed altre domande, in maniera chiara e diretta.

Naturalmente, non bisogna mai tralasciare l’importanza di manifestare al proprio medico eventuali problemi che riguardano la salute, in quanto il suo parere attendibile è sempre necessario.

Quale forma di relazione può essere considerata tra CBD e Alzheimer

Sconosciute le cause della sua origine, il morbo di Alzheimer è una malattia neuro degenerativa. In altre parole ad ogni non esistono cure per risolverla e, come se non bastasse tende ad acutizzarsi con il passare del tempo e a ritmi variabili da individuo a individuo.

L’Alzheimer mina fortemente le nostre capacità mnemoniche e tutto il comparto neuronale. Si tratta di una malattia autoimmune su cui la scienza lavora da lungo tempo. Esistono tuttavia diverse strade da percorrere per poter, se non altro, almeno rallentare la regressione cellulare e ritardare più possibile la perdita delle funzionalità neuronali del paziente.

Occorre anche spendere qualche parola in favore di chi vive intorno a un malato di tale sindrome: un notevole impegno emotivo, economico, fisico che mette a dura prova famiglia e affetti.

Oltre alle terapie mediche, si può considerare il binomio CBD e Alzheimer. Per le sue proprietà, infatti il cannabidiolo, interagendo con i recettori CB1 e CB2, gli endocannabinoidi e gli enzimi del sistema endocannabinoide, riesce a rallentare l’azione di invecchiamento cellulare.

In aggiunta, è anche in grado di migliorare le facoltà mnemoniche. In caso di amnesia, il CBD infatti fortifica le capacità di memoria dei pazienti affetti dal morbo.

Non è tutto, perchè è un sostegno anche per chi è intorno al malato, contribuendo a sciogliere le tensioni, allentando gli stati di apprensione di chi convive con il malato e se ne fa carico.

L’influenza dell’olio di CBD sulla fibromialgia

Ancora non da tutti riconosciuta come malattia invalidante, la fibromialgia è una malattia cronica da cui originano dolori diffusi, astenia e irrigidimento dei muscoli. Difficile da trattare la sindrome fibromialgica riguarda soprattutto la popolazione femminile e nella sua evoluzione ha seri contraccolpi sul piano affettivo, emotivo, lavorativo.

La causa sembra siano alterazioni dei neurotrasmettitori che incidono e hanno ripercussioni sul sistema nervoso.

CBD e fibromialgia possono essere una associazione possibile, in quanto il cannabidiolo incide sul rilascio di citochine agendo sull’infiammazione e quindi sulla produzione di sostanze antiossidanti.

 

Possibili interazioni tra CBD e schizofrenia per aiutare il paziente

La schizofrenia è una delle patologie più complesse che afferiscono all’ambito neuro – cerebrale. Il malato ha alterazioni della realtà che possono indurlo a sentire voci, ad avere allucinazioni, a temere che gli altri rappresentino una minaccia ed ovviamente è tutto infondato. Lo schizofrenico passa dalla euforia alla apatia con sbalzi di umore e comportamento incredibili.

Irascibilità, alterazioni della realtà, profonde crisi, euforia incontrollata, risate ingiustificate e pianti a dirotto sono solo alcuni aspetti in cui si estrinseca la schizofrenia.

Il CBD può supportare l’azione degli antipsicotici per la schizofrenia in ragione della sua incidenza sul sistema endocannabinoide che manca impulsi all’apparato neurotrasmettitore, sebbene non sia un farmaco.

Conclusioni e valutazioni finali rispetto all’olio di CBD con l’amnesia e le malattie croniche e autoimmuni

Il CBD può fare molto nei confronti di alcuni dei principali disturbi psicotici. Le sue caratteristiche infatti sono in grado di rappresentare un aiuto non solo nei riguardi del paziente ma anche di genitori, fratelli, amici e del personale che gli dedica cure quotidiane.

Malattie come il morbo di Alzheimer o la schizofrenia o la sindrome fibromialgica possono minare non solo gli equilibri del soggetto affetto ma anche quelli di chi gli è accanto, in particolare dal punto di vista psicologico.

 

Articolo presente in:
Dall'Italia

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