Giovedì 21 Novembre 2024

Il respiro dello Junno di Nicla Cannito per i bambini del Madagascar

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Con molta emozione è stata inaugurata, sabato 10 ottobre, nella Green Cave di Monte Sant’Angelo, la mostra fotografica di Nicla Cannito. La mostra porta il titolo “Il respiro dello Junno” ed è un percorso tra le mura bianche della città dell’Angelo in contrasto con la presenza scura della modella, Lucia Angelillis, che, invece di far distrarre lo sguardo, sembra mettere un accento sullo sfondo, sullo scenario in cui la fotografa la ritrae, quel posto senza tempo che è Monte Sant’Angelo.

Nicla Cannito si è appassionata alla fotografia da non tantissimi anni, ma il suo percorso l’ha portata ad appassionarsi sempre di più e a voler approfondire quest’arte che oggi, con gli smartphone, sembra ormai alla portata di tutti. Nicla fa le cose sul serio, infatti fa parte dell’associazione culturale ‘’Manfredonia Fotografica’’ di cui in passato ha ricoperto la carica di presidente di circolo, di cui oggi è membro del direttivo artistico, iscritta alla FIAF (federazione italiana associazioni fotografiche) ha conseguito diversi riconoscimenti e pubblicazioni su riviste di fotografia.

Le stampe in esposizione fino a domenica 25 ottobre sono in vendita, l’intero ricavato andrà in favore dell’associazione Associazione Isola dei Bambini Progetto Madagascar Onlus, l’associazione attiva dal 1998, gestita e curata dalla dottoressa Maria Grazia Bocedi.

Non dobbiamo mai smettere di essere trafficanti di sogni,” ha affermato Nicla Cannito “e nel mio piccolo desidero aiutare l’organizzazione no profit “L’isola dei Bambini progetto Madagascar” a favore dei bambini, della scuola, della salute, del futuro, devolvendo interamente il ricavato dalla vendita delle foto in mostra“.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 20:30 e sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 21:00 nella Green Cave, in via Garibaldi 27, a Monte Sant’Angelo.

Mariantonietta Di Sabato

 

 

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Commenti

  • L’Incontro con queste tre piccole donne, belle, libere, a suo modo ognuna TRAFFICANTE DI SOGNI, sta da qualche tempo dando un senso diverso al nostro impegno sul Gargano:rende me e i miei soci dell’Isola dei Bambini più capiti e amati. E rende quella Terra lontana un po’ più nostra.
    Siamo TRAFFICANTI DI SOGNI, ma anche nunzie di un futuro più uguale, più attento, più giusto.

    Maria Grazia Bocedi 13/10/2020 19:06 Rispondi

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