Erano da poco passate le due di notte dello scorso venerdi 12 quando, in una zona non distante dal centro di Manfredonia una pattuglia del NORM della locale Compagnia Carabinieri, in borghese e su un’auto “civetta”, nell’incrociare una Fiat 500 con tre persone a bordo ha riconosciuto due ragazzini, già noti ai militari per i loro svariati precedenti di polizia.
I Carabinieri, avendo visto che al volante c’era proprio uno dei due minori, dopo aver invertito la marcia avevano raggiunto l’auto intimando al ragazzino di fermarsi, ma questi, incurante dei rischi, si era dato alla fuga a tutta velocità, azzardando sorpassi e invasioni di carreggiata in curva, con grave rischio per l’incolumità propria, degli altri presenti e degli automobilisti che, pur non particolarmente numerosi per via dell’orario, si erano visti costretti a manovre d’emergenza per evitare pericolosissimi impatti frontali, riuscendo così a guadagnare una qualche distanza dagli inseguitori.
Dopo alcuni chilometri il conducente della Fiat aveva quindi imboccato un dissestato tratturo di campagna dove, a causa della lacerazione di uno pneumatico, i tre si erano visti costretti ad abbandonare il veicolo per continuare la fuga a piedi, favoriti dal buio delle campagne.
Raggiunta in pochi attimi l’auto ormai vuota, i militari, senza perdersi d’animo, si erano allora comunque messi sulle tracce dei ragazzi, riuscendo nonostante le tenebre a catturarne uno, il terzo che non era stato riconosciuto nel primo momento.
Recuperata e restituita l’auto alla proprietaria, alla quale era stata rubata poche ore prima sotto casa a Manfredonia, i Carabinieri hanno quindi dichiarato in arresto per ricettazione e resistenza a P.U. in concorso il 18enne, già con altri precedenti di polizia (che il giorno successivo, a seguito della convalida, sarebbe poi stato sottoposto alla misura della presentazione alla Polizia Giudiziaria), e denunciato alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bari gli altri due, riconosciuti con assoluta certezza, che erano momentaneamente riusciti a sottrarsi all’arresto.
Nella serata di mercoledi scorso è quindi stato “presentato il conto” anche ai due minorenni: entrambi hanno infatti ricevuto la visita dei Carabinieri di Manfredonia che, dopo avergli notificato la misura cautelare del collocamento in comunità emessa dal GIP del Tribunale per i Minori di Bari, li hanno arrestati ed accompagnati in due distinte comunità, fuori provincia, dove dovranno attendere il giudizio in merito agli stessi reati contestati all’amico maggiorenne.