In merito alle notizie divulgate a mezzo stampa circa presunti ritardi nell’esecuzione del tampone ad una persona originaria di Roma e domiciliata a Foggia per lavoro, la Direzione della ASL Foggia chiarisce quanto segue.
L’unica volta che la persona in questione ha contattato il “numero dedicato” della ASL Foggia per segnalare di aver avuto contatti con una parente risultata positiva è stato il 31 agosto scorso.
Come da protocollo, in questi casi, perché si attivi una sorveglianza da parte del Servizio di Igiene per i conseguenti provvedimenti è necessaria una segnalazione da parte della ASL che ha accertato la positività, o, in alternativa, di un medico.
Durante la telefonata, la persona è stata informata di tutto questo.
Ad oggi, alla ASL Foggia non è pervenuta alcuna comunicazione in merito al presunto caso di positività, in assenza della quale non poteva essere disposto alcun provvedimento specifico.
Il 2 settembre è giunta alla ASL una mail inviata dal padre della persona interessata che segnalava l’accaduto. A questa data, la persona era ormai fuori dal periodo di quarantena (14 giorni) previsti dalle norme.
In data odierna il Servizio di Igiene ha contattato la persona per chiarire quanto avvenuto precisandole che alla ASL non è mai pervenuta alcuna segnalazione che consentisse l’attivazione delle procedure previste.
Comunque questa Azienda resta a disposizione della persona in questione e della sua famiglia per qualsiasi ulteriore necessità.
Si coglie l’occasione per ribadire che la mail a cui segnalare particolari situazioni al dipartimento di prevenzione in modo da consentire interventi tempestivi è la seguente: covid19.richiestatamponi@aslfg.it.